Sentire con l'orecchio elettronico

Giovedì 18 Giugno 2020
Sentire con l'orecchio elettronico
CITTADELLA
All'ospedale di Cittadella è stato eseguito il primo impianto cocleare dell'Ulss 6 Euganea su un paziente con sordità. Ne dà notizia l'azienda sanitaria di via Scrovegni. L'operazione chirurgica è stata portata a termine a marzo dal dottor Antonio Faita del reparto di Otorinolaringoiatria. Il paziente, un uomo di 56 anni, soffriva di una grave ipoacusia neurosensoriale sin dalla giovane età. L'impianto cocleare è una sorta di orecchio elettronico in grado di ripristinare l'udito in persone con sordità profonda e per le quali i tradizionali apparecchi acustici non ottengono il risultato voluto.
«Il paziente si è rivolto al nostro centro racconta Faita e ha ricevuto una valutazione multidimensionale che prevede gli accertamenti audiometrici specifici, la diagnostica per immagini, la valutazione psichiatrico-motivazionale e la valutazione logopedica. Si è optato così per l'impianto cocleare: il paziente ha tollerato senza problemi l'intervento e dopo sole 48 ore è stato dimesso».
I PRIMI SUONI
Dopo il momentaneo stop dettato dall'emergenza Covid-19, il 7 maggio l'impianto è stato attivato con successo e in sicurezza. «Il paziente ha cominciato a sentire i primi suoni aggiunge Faita e ora potrà iniziare la riabilitazione logopedica per imparare' nuovamente le parole e la comunicazione complessa».
Con questo primo impianto cocleare, l'Otorinolaringoiatria di Cittadella diretta da Riccardo Artico si conferma centro di riferimento per la cura e il trattamento dei pazienti affetti da sordità. Qui sono state eseguite nell'ultimo anno circa 60 procedure chirurgiche nell'adulto e nel paziente pediatrico, e ben 1.900 valutazioni per sordità comprensive di esami audiometrici di primo e secondo livello. Oltre al dottor Faita, fanno parte dell'équipe per la diagnosi, la cura e la riabilitazione della sordità dell'ospedale di Cittadella anche i medici Elena Gaio, Luca Pierotello, le audiometriste Diana Brotto e Francesca Grazioli, le logopediste Marina Marchetti e Egle Rossetto, la caposala Elisabetta Milani. Hanno eseguito l'impianto cocleare in sala operatoria Faita e Pierotello con la collaborazione dell'infermiera strumentista Mariangela Cerantola. «L'impianto cocleare non è una novità nel Padovano - spiega Faita -, l'Orl di Cittadella si affianca all'eccellenza già offerta da anni dalla clinica universitaria di Padova. L'intenzione è quella di far conoscere anche la nostra attività, e più in particolare le possibilità di impianto cocleare nell'adulto anziano. Tre over 70 su quattro hanno deficit dell'udito, gran parte dei casi si risolve con un apparecchio acustico. I pazienti più complessi invece hanno bisogno di un impianto».
La clinica otorinolarigoiatrica dell'azienda ospedaliera di Padova, diretta dal professor Alessandro Martini, ha una lunga tradizione per la chirurgia otologica ed oncologica del distretto testa-collo. Ogni anno infatti vengono svolti più di cento impianti cocleari. Elemento distintivo della clinica è che molti di questi interventi vengono svolti in età pediatrica, anche molto precoce (al di sotto dei 18 mesi di vita). Negli ultimi anni particolare attenzione è stata anche rivolta alla riabilitazione implantologica nell'adulto e nell'anziano, con uno specifico progetto condiviso con la Regione. L'otorinolaringoiatria dell'Ulss 6 si occupa della diagnosi e della terapia dei disturbi della testa e del collo. Sono 11 gli ambulatori divisionali settimanali presenti agli ospedali di Cittadella e Camposampiero, alle sedi di Piazzola e Vigonza.
I pazienti accedono agli ambulatori di secondo livello per la diagnosi e la terapia superspecialistica: dei tumori della testa e del collo, della patologia dell'orecchio, dei disturbi fonatori delle disfunzioni dell'equilibrio, della patologia sinusale cronica e del russamento e dei disturbi della deglutizione.
Elisa Fais
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