Piscine e palestre, nuova giravolta: «Il tempo stringe ma ci adegueremo»

Sabato 24 Luglio 2021
Piscine e palestre, nuova giravolta: «Il tempo stringe ma ci adegueremo»
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PADOVA «Buongiorno, vorrei fare una nuotatina, giusto qualche vasca. Posso acquistare un ingresso?». «Certo. Dovrebbe mostrarci un documento d'identità ed il Green pass». Dal 6 agosto sarà questo il dialogo tipo all'ingresso delle piscine. O almeno questo è quanto finora si è compreso dalle prime dichiarazioni e dalle bozze del decreto girate ieri.
«Dobbiamo ancora consultare il nostro responsabile della sicurezza ammette Daniela Bardelle, presidente di Padova Nuoto, - lo abbiamo saputo da poco. Però, in effetti, entrerà in vigore tra pochissimo». I titolari di piscine e palestre sono ormai rassegnati alle aperture e chiusure last minute. Se lo scorso ottobre hanno scoperto di dover chiudere all'indomani e a maggio la riapertura è stata anticipata a sorpresa impedendo a molti di farsi trovare puntuali, questa volta l'avviso è arrivato a due settimane dall'entrata in vigore del Green pass. Da venerdì 6 agosto, infatti, tutte le reception dovranno dotarsi del lettore ottico della app VerificaC19 che da dispositivo mobile consentirà di controllare autenticità e validità delle certificazioni. «Manca pochissimo, - continua Bardelle, - ma fortunatamente ora le nostre attività si stanno svolgendo all'esterno, quindi avremo un po' di tempo per adeguarci rispetto a come ci hanno abituato. L'unica attività all'interno è quella dei centri estivi, ma per i bambini il problema non si pone». Non sembra troppo turbata la presidente, già avvezza da un anno a fare compilare moduli e autodichiarazioni anche a quanti desideravano fare solo un tuffo una tantum. «Ci adegueremo alle linee guida imposte, come sempre, non abbiamo alternative. Finora i clienti sono stati disponibili, raramente hanno contestato la burocrazia: ben comprendevano l'emergenza e la nostra difficoltà. Certo, questo sarà un passo più pesante perché riguarda la vaccinazione ed è innegabile che ci siano persone non convinte ed altre dichiaratamente no vax. In mezzo ci siamo noi, che probabilmente dovremo registrare i dati di ciascuno».
Ed è proprio la questione della privacy una delle prime problematiche ad essere state sollevate dai più perplessi, nonostante la app VerificaC19 dichiari di non memorizzare informazioni personali sul dispositivo del verificatore e che, rispetto alla versione europea, diminuisca il numero di dati visualizzabili per minimizzarne il trattamento.
Ugualmente penalizzate in tutta la stagione 2020/2021 e altrettanto pronte ora ad esercitare l'azione di controllo richiesta pur di poter rimanere aperte e lavorare, anche le palestre, il cui delegato Ascom del settore, Sandro Cucuccio ha sottolineato: «In linea di massima sono d'accordo sul Green pass quale strumento per rimanere aperti, ma ci sono da chiarire alcuni aspetti a riguardo, ad esempio se il contingentamento verrà mantenuto o meno e se le attività di piscina all'aperto avranno bisogno di una regolamentazione simile. Attendiamo le specifiche a riguardo. Peraltro sarebbe coerente se anche i collaboratori fossero tenuti ad osservare la regola del Green pass». Nulla ancora, infatti, è stato precisato a proposito dei dipendenti di queste strutture, ovvero di quegli istruttori, bagnini, receptionist che, se la ratio fosse quella adottata per ospedali, scuole ed altri luoghi di lavoro presi finora in esame, potrebbero agire secondo coscienza.
Iris Rocca
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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