«La stessa tragedia del nostro David, al funerale vorremo esserci pure noi»

Mercoledì 5 Agosto 2020
«La stessa tragedia del nostro David, al funerale vorremo esserci pure noi»
L'ALTRO CASO
PADOVA «È un dolore che si rinnova...». Gianni Cittarella inizia a parlare con un filo di voce e poi si interrompe di colpo. La commozione prende il sopravvento. Accanto a lui, allora, prosegue la moglie Lilli. «Quello che è successo è incredibile, non ha spiegazioni. Lascia totalmente senza parole e senza riferimenti. Siamo vicini ai genitori di Filippo e per ogni cosa saremo a loro disposizione». Gianni e Lilli sono il papà e la mamma di David Cittarella, giavellottista padovano delle Fiamme Oro, morto il 19 febbraio 2019 a soli 16 anni. Anche nel suo caso il cuore ha smesso di battere all'improvviso, senza un chiaro perché. Quella mattina il papà era andato a chiamarlo per andare a scuola ma David non si è più svegliato.
Entrambi sedicenni, entrambi atleti, entrati morti senza una chiara spiegazione su come sia potuto accadere. Ecco perché l'ultima tragedia ha toccato così tanto il cuore di chi, la stessa tragedia, l'aveva vissuta un anno e mezzo prima. David avrebbe compiuto gli anni il prossimo 9 agosto. «Non organizzeremo niente, nessuna iniziativa di ricordo. Se non dentro di noi» raccontano i genitori. La stessa famiglia Cittarella, intanto, ieri pomeriggio ha deciso di scrivere una toccante lettera rivolta ai genitori e agli altri familiari di quel povero ragazzo coetaneo di loro figlio. «Non li conosciamo - dicono - ma li capiamo perché ci siamo passati anche noi. Se servirà, saremo a disposizione».
LE PAROLE
«È con consapevolezza dell'impotenza ed incredulità per il terribile episodio accaduto a Filippo che vorremo esservi molto vicini - scrivono Gianni e Lilli, assieme alla loro figlia Egle - . Non solo il dolore ci accomuna ma la consapevolezza della nostra fragilità. Solo l'amore ed il ricordo manterrà viva la memoria dei nostri cari. Filippo come David erano e resteranno atleti amati. A tal proposito chiediamo ai dirigenti della pallavolo Massanzago di istituire un trofeo Under 18 per ricordare Filippo. Già si è svolto lo scorso anno il trofeo David Cittarella per lancio del giavellotto. Vorremmo conoscervi ed in base alle norme vigenti esprimiamo il desiderio di poter partecipare alle esequie. Con il cuore gonfio e le lacrime agli occhi vi abbracciamo con grande affetto. Egle Lilli Gianni. Baci».
LE SPIEGAZIONI
David, promessa padovana dell'atletica leggera, viveva con la famiglia in via Vittorio Emanuele II, a due passi da Prato della Valle, e frequentava l'istituto superiore Marconi. I suoi genitori non sanno ancora spiegare cosa è successo loro figlio. «È morto perché doveva morire, ci ha lasciato perché doveva andare così - sospirano continuamente il papà Gianni e la mamma Lilli, abbracciandosi forte per farsi forza -. L'avevamo salutato la sera prima, dicendogli buonanotte e sogni d'oro. Al mattino dopo era morto. L'autopsia non ha evidenziato anomalie, malformazioni, problemi genetici o agli organi. Niente di niente. Nemmeno dalle analisi del Dna è emerso qualcosa di particolare. Un anno dopo non sappiamo ancora dire niente, quella di David è stata un morte improvvisa come ne sono capitate altre. Era controllatissimo, aveva fatto da poco la visita medico sportiva, non aveva problemi di salute. Niente di niente. Anche noi genitori ci siamo sottoposti a varie analisi per capire se poteva esserci qualcosa di genetico, ma non è emerso nulla. Sappiamo solamente che il suo cuore si è fermato all'improvviso».
Gabriele Pipia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci