Armellini, Conservatorio: «Noi, precari da 52 anni, speriamo»

Venerdì 19 Aprile 2019
Armellini, Conservatorio: «Noi, precari da 52 anni, speriamo»
LA REAZIONE
PADOVA Da 52 anni il conservatorio Pollini, l'istituzione musicale della città, occupa in via provvisoria un palazzo fatiscente in via Eremitani. Il via libera della Soprintendenza al nuovo auditorium a Palazzo Foscarini ha regalato una speranza al direttivo dell'istituto. «Oggi come allora viviamo gravi problemi strutturali ammette Leopoldo Armellini, direttore del Pollini - La notizia del nuovo progetto ci dà respiro e ci fa guardare al futuro con positività. L'attuale sede era citata come provvisoria già nell'agosto 1967, abbiamo trovato un articolo a testimonianza».
Durante l'ultimo consiglio comunale, l'assessore alla cultura Andrea Colasio ha annunciato che la conchiglia della musica sarà pronta entro la fine del 2022. All'interno troverà spazio anche il conservatorio. «Il progetto a Palazzo Foscarini non riguarda solo la costruzione del nuovo auditorium della musica spiega Armellini - ma anche la destinazione di spazi adeguati al nostro conservatorio. Già alla fine degli anni '60 erano in atto lavori di adeguamento del palazzo di via Eremitani 18, dove ha trovato dimora provvisoria il Pollini. Sono 52 anni che ci troviamo bloccati. Il nuovo progetto ci emoziona e ci fa ben sperare. L'attuale sede infatti è messa molto male, è pericolosa e sente molto il passare del tempo. Purtroppo i vecchi palazzi non si riparano da soli, abbiamo criticità strutturali e di impianti. L'impianto elettrico non ha la messa a terra, ci sono problemi anche con l'impianto idrico, il riscaldamento, gli scarichi. Difficoltà che sono state lasciate incancrenire per decenni e decenni dalle amministrazioni locali».
Entro settembre l'Agenzia delle Entrate dirà se l'operazione potrà beneficiare dell'Art bonus. Se l'esito sarà positivo, Banca Intesa stanzierà 18 milioni di euro per la realizzazione dell'intervento. Senza intoppi, il progetto esecutivo dell'auditorium a Palazzo Foscarini potrebbe essere pronto già alla fine dell'anno. I lavori prenderanno poi il via entro l'estate del 2020. Nell'attesa il direttivo del conservatorio si prepara a tappare i buchi nell'attuale palazzina.
«Il nuovo Consiglio di amministrazione del Pollini è stato nominato dopo undici mesi di attesa sottolinea Armellini L'assenza del nostro organo deliberante, finora, ci ha impedito di prendere le opportune misure per contenere le difficoltà imposte dalla sede. Non eravamo nelle possibilità tecnico-amministrative di assumere delle decisioni, è stato un anno difficile. Dopo Pasqua inizieremo ad analizzare una situazione piuttosto grave».
Tra i problemi strutturali segnalati al conservatorio ci sono infiltrazioni d'acqua, crepe sui muri portanti, pavimenti rumorosi, un impianto di riscaldamento vetusto che fatica a riscaldare le aule e problemi con la fognatura. Gli otto servizi igienici a disposizione dei 903 studenti, spesso sono fuori uso. «Da studente, nei primi anni 70, ho vissuto le difficoltà della sede dichiara il direttore e purtroppo sono le stesse che oggi vivo da direttore. Son passate due generazioni. Ora la speranza è di vedere il nuovo progetto realizzato nei tempi previsti».
Elisa fais
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