Vaccini, aumentano i sì Indispensabili per 3 su 4

Mercoledì 20 Novembre 2019
IL SONDAGGIO
Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia di Trento sempre più dalla parte dei vaccini: questa sembra essere l'indicazione che emerge dalle analisi di Demos per Il Gazzettino. Secondo i dati pubblicati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nordest, il 75% degli intervistati ritiene che sia indispensabile vaccinare i bambini con tutti quelli disponibili perché proteggono da malattie pericolose, mentre chi pensa che vaccinare sia giusto, ma i genitori devono essere liberi di decidere quali fare e quando farli si ferma al 23%. Solo l'1% pensa che vaccinare presenti troppi rischi e sia meglio non farlo, e una quota analoga non si esprime sul quesito.
L'introduzione dell'obbligo vaccinale, avvenuta con il Decreto Lorenzin del 2017 aveva suscitato numerose polemiche. Anche in questo caso, la politica si era divisa tra chi era contrario al varo della norma e chi invece sosteneva la bontà dell'impianto severo introdotto.
A pochi mesi dall'efficacia del decreto, però, nel Nordest sembrava già piuttosto chiaro l'orientamento dell'opinione pubblica. Nel settembre del 2017, il 58% degli intervistati sosteneva l'indispensabilità di vaccinare i bambini, ma già l'anno successivo la quota era salita al 70%, per poi aumentare ancora, nel corso dell'ultima rilevazione, raggiungendo il 75%. Specularmente, coloro che assegnavano ai genitori l'opportunità di decidere se, quando e con quali vaccini procedere erano il 38% due anni fa, percentuale diminuita al 27% nel 2018 e ulteriormente scesa al 23% nel 2019.
LE CATEGORIE
Quali settori sono più pro-vax e quali meno? Innanzitutto, precisiamo che l'idea che i vaccini siano fondamentali appartiene alla maggioranza di tutti i settori sociali. Tuttavia, alcune indicazioni interessanti possono essere evidenziate. Dal punto di vista anagrafico, sono in misura maggiore i giovani tra i 18 e i 24 anni (86%) e gli anziani con oltre 65 anni (80%) a sostenere in maniera molto ampia la necessità di vaccinare. L'idea che vaccinare sia giusto, ma che i genitori devono essere lasciati liberi di decidere quali fare e quando farli, invece, trova i consensi maggiori tra coloro che sono di età centrale (35-44 anni, 29%) e gli adulti tra i 45 e i 54 anni (26%).
Dal punto di vista politico, infine, osserviamo degli orientamenti peculiari. Tra gli elettori del Partito Democratico e di Forza Italia l'idea che i vaccini siano doverosi appare quasi unanime, raggiungendo rispettivamente il 90 e il 95%, relegando coloro che assegnano la decisione alle famiglie all'8 e al 5%. Sopra alla media dell'area, inoltre, troviamo anche i sostenitori del partito di Giorgia Meloni (78%), tra i quali la quota che vorrebbe lasciare decidere ai genitori si ferma il 21%. Valori non dissimili da questi sono quelli registrati tra gli elettori della Lega, dove i due orientamenti raggiungono rispettivamente il 72 e 27%. I sostenitori del Movimento 5 Stelle sono quelli che appaiono più divisi: tra di loro, il 52% pensa che vaccinare sia indispensabile, ma il 43% vorrebbe lasciare ai genitori la decisione.
Natascia Porcellato
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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