Treviso, offese al sindaco su internet: «Ora denuncio»

Martedì 18 Febbraio 2020
Treviso, offese al sindaco su internet: «Ora denuncio»
IL CASO
TREVISO «Banditi», «Delinquenti», «Vi intascate i soldi». E via di questo passo. Così il tenore di alcuni commenti al vetriolo piovuti addosso al sindaco di Treviso Mario Conte e alla sua amministrazione per il taglio di due monumentali pini marittimi alle porte della città. Evento che ha movimento la discussione sui social, alimentando oltre misura l'animo ipercritico di qualche commentatore che ha ecceduto nelle offese. E il sindaco, esasperato, ha deciso: «Li denuncio. Ogni tanto un segnale va dato».
LO SCONTRO
Conte è rimasto impressionato non tante dalle critiche, quanto dalla violenza di certe espressioni. Ed è sbottato: «Non accetto che venga sempre messa in discussione la trasparenza, l'onestà e i valori delle persone. Chi offende e calunnia senza motivo va denunciato». E se in questo caso l'oggetto del contendere sono due alberi tagliati, la cui instabilità è stata comunque accertata dalla perizia di un agronomo, il sindaco ricorda che ormai non c'è più limite: «Sui social ognuno si sente in diritto tutto quello che pensa, anche senza un minimo di informazione. Rimango allibito di fronte alla superficialità di certi commenti e dalla gogna mediatica che si sviluppa in pochi minuti. Per il taglio di due alberi in un terreno privato, dove il Comune non può nulla, ci hanno accusato di aver intascato soldi. Ma perchè? Su quali basi? Ritengo che sia importante dare un segnale. Valutiamo la denuncia: accettiamo ogni genere di critica, anche la più severa. Ma non le insinuazioni e le offese gratuite. E comunque devo difendere l'operato del Comune». Il sindaco ricorda anche un particolare: «Ho firmato il protocollo contro l'uso delle parole ostili nei social. Però, a un certo punto, è necessario che ognuno si prenda la responsabilità di quello che scrive, come io me le prendo per quello che dico».
P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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