Pd e Lorenzoni a renziani e calendiani «Se strappate fate un regalo alla Lega»

Martedì 18 Febbraio 2020
VERSO LE REGIONALI
VENEZIA Dopo lo strappo di Italia Viva in Venerto, sia il Partito Democratico che l'aspirante governatore Arturo Lorenzoni lanciano un appello all'unità del centrosinistra contro il centrodestra di Luca Zaia. «Rompere un fronte compatto sarebbe un grave errore e un regalo alla Lega e alle destre», ammonisce il segretario regionale Alessandro Bisato; «Nelle prossime ore sarò pronto a tutti gli sforzi necessari per evitare di rompere un fronte dell'alternativa che tutti vogliono il più ampio possibile», promette il vicesindaco di Padova. Ma anche i calendiani di Azione confermano la linea renziana sulla corsa autonoma e intanto a Venezia il Pd deve registrare la rinuncia di Gabriella Chiellino a sfidare il sindaco uscente Luigi Brugnaro.
L'INTERVISTA
Ieri il presidente Ettore Rosato, a nome di Italia Viva, ha rilanciato sui social l'intervista al Gazzettino in cui aveva annunciato: «Noi, insieme a +Europa e insieme ad Azione, lavoreremo su una nostra candidatura». Le sue parole hanno acceso il dibattito, con una netta prevalenza di commenti sfavorevoli alla spaccatura con il Pd. Di questa contrarietà si è fatto interprete il segretario Bisato: «Faccio appello a Italia Viva, Azione e +Europa perché non rompano unilateralmente l'unità del centrosinistra. Serve un progetto inclusivo, da mesi li abbiamo invitati a tutti i tavoli ma in particolare da Italia Viva non c'è mai stato interesse. Come Partito Democratico abbiamo cercato l'unità fino in fondo e continueremo a cercarla. Semplicemente dopo due mesi di assenza dai tavoli ci siamo assunti la responsabilità di decidere». Il dem ha difeso così la scelta di Lorenzoni: «È aggregante per definizione, cattolico moderato, ambientalista e non appartenete a partiti bensì indipendente. Il mio è un appello perché si metta il Veneto e la passione della nostra gente prima della tattica politica». Ha aggiunto lo stesso arancione: «Dobbiamo farci appassionare dal tanto che ci unisce senza rischiare di fare sconti a Zaia e alle destre. Nel progetto che intendiamo costruire ci sarà lo spazio per il pieno protagonismo di tutti e di tutte le buone idee, questo lo garantisco. Rompiamo con gli schemi del passato, qua non si tratta di scivolare a sinistra, a destra, al centro in alto o in basso ma semmai mettere al centro un Veneto sostenibile, un ambiente sano per i nostri figli, una sanità davvero per tutti e come diritto, un nuovo piano strategico di sviluppo fatto coi mondi produttivi».
LE REAZIONI
La sua candidatura è stata benedetta anche da Massimo Cacciari: «Mi pare una giusta scelta». Parole che però non hanno convinto nemmeno Azione, che venerdì e sabato accoglierà il leader Carlo Calenda a Padova e Verona. «Ormai le nostre ha commentato Federico Vantini sono storie diverse. I dem hanno accelerato nettamente su Lorenzoni, che non rappresenta certo il mondo social-liberale in cui ci identifichiamo noi. Sia chiaro, niente di personale, è un problema di valori. L'accelerazione del Pd ci convince ancora di più ad essere protagonisti, vedremo con quali compagni di viaggio».
L'IMPRENDITRICE
Intanto a Venezia il Pd ha perso la disponibilità dell'imprenditrice Chiellino. L'annuncio: «Dopo una approfondita riflessione sono giunta, per motivi strettamente personali, alla decisione di non poter assumere l'impegno che mi viene richiesto».
A.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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