LA DELIBERA
VENEZIA Sotto l'albero di Natale le colline del Prosecco di Conegliano

Lunedì 16 Dicembre 2019
LA DELIBERA
VENEZIA Sotto l'albero di Natale le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene troveranno l'associazione che gestirà il territorio entrato nel Patrimonio mondiale dell'umanità. L'atto costitutivo e il relativo statuto saranno sanciti il prossimo 2 gennaio, a sei mesi dall'iscrizione approvata lo scorso 7 luglio a Baku. L'ha annunciato ieri il governatore Luca Zaia, all'inaugurazione delle millenarie Fiere di Santa Lucia di Piave: «È un fatto non solo formale, ma anche sostanziale, dato che giustamente l'Unesco ci impone di salvaguardare il sito e di investire sulla sua valorizzazione».
L'AREA
Nello studio notarile Broli di Conegliano, verrà data attuazione alla recente delibera con cui Palazzo Balbi ha varato l'istituzione della Associazione per il patrimonio delle colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene. Infatti la Regione Veneto ne è uno dei cinque soci fondatori, insieme alla Provincia di Treviso, all'intesa programmatica d'area Terre Alte della Marca Trevigiana, alla Camera di Commercio di Treviso-Belluno e al Consorzio tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco.
Inizialmente come soggetto giuridico era stata immaginata una fondazione, ma successivamente è stato deciso di optare per una più snella associazione, «che sarà costituita per contribuire allo sviluppo conservativo e durevole del patrimonio mondiale Unesco» compreso in 29 Comuni, suddivisi fra core zone (9.197,45 ettari dell'area principale), buffer zone (9.769,80 ettari della zona cuscinetto) e commitment zone (il comprensorio d'impegno). Secondo quanto proposto dai 15 sindaci delle prime due ripartizioni, la sede associativa sarà nella Villa dei Cedri a Valdobbiadene.
GLI SCOPI
Secondo lo statuto, la nuova realtà non avrà scopo di lucro e non potrà distribuire utili. Quali saranno i suoi scopi? «L'Associazione persegue obiettivi di sviluppo della conoscenza sui beni del Patrimonio, di tutela, protezione, valorizzazione degli stessi oltre che di promozione culturale, di sensibilizzazione e di sviluppo socio-economico integrato dei territori di riferimento del sito Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in base alla Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e naturale, adottata dalla Conferenza generale dell'Unesco, a Parigi, il 16 novembre 1972».
Al primo punto dell'agenda associativa ci sarà l'attuazione e l'aggiornamento del piano di gestione prescritto dall'organismo internazionale, «ai fini della tutela dell'eccezionale valore universale del sito stesso», individuato in Azerbaijan intorno a tre peculiarità: il sistema geomorfologico a cordonate, la presenza diffusa della coltivazione della vite su ciglioni inerbiti e la presenza di un mosaico agrario fortemente parcellizzato e interconnesso.
GLI ORGANI
Ai fondatori potranno aggiungersi anche i soci ordinari: enti pubblici, soggetti privati, associazioni di categoria, consorzi, istituti di credito, operatori economici e sociali, «i cui apporti siano utili all'ottenimento dello scopo associativo». Gli organi sociali saranno l'assemblea dei soci, il consiglio direttivo, il presidente e il revisore dei conti. Ad eccezione di quest'ultimo, le cariche saranno ricoperte «a titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese». Il ruolo della Regione sarà preminente: le spetterà la designazione del presidente e di due consiglieri, mentre i restanti sette saranno nominati dagli altri quattro soci (uno ciascuno) e dall'assemblea (tre, residenti nell'area Unesco, fra cui uno proposto dalle associazioni di promozione sociale).
Il direttivo resterà in carica tre anni e i suoi componenti saranno rieleggibili, fino a un massimo di tre mandati per il presidente. Ci saranno poi un site manager (una sorta di direttore individuato «tra persone di comprovata esperienza e professionalità») e un comitato scientifico permanente (con quattro membri scelti dal direttivo, uno dalla Regione e uno ciascuno dai ministeri dei Beni Culturali e delle Politiche Agricole). Quanto alla dotazione finanziaria, l'associazione conterà su una base iniziale di 20.000 euro, a cui in futuro potranno sommarsi i contributi di enti pubblici e sostenitori privati.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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