TORINO - Non sono bastate le scuse postate la sui social e nemmeno quelle rivolte di persona a Ventura e ai compagni. Graziano Pellé - idealmente travestito da novello Chinaglia - paga caro lo sfogo al momento della sostituzione nel secondo tempo di Italia-Spagna. Il gesto plateale di dispetto nei confronti del ct (la mano tesa del tecnico, il mancato saluto del numero 9), ma probabilmente soprattutto le offese esplicite e dirette pronunciate dopo essersi seduto in panchina, interrotte solo dopo essere stato avvertito delle tante telecamere che lo avevano immortalato nel suo sfogo verbale, hanno indotto il tecnico e la Figc, di comune accordo, a escludere l'attaccante dalla lista dei convocati per la partita con la Macedonia di domenica a Skopje. «Il suo comportamento è stato inaccettabile, un atto irriguardoso», è stata la dura sentenza emessa dal team manager Gabriele Oriali, che fa capire come per l'attualmente ex n.9 dell'Italia non sarà facile tornare sul pullman azzurro su cui ieri non è potuto salire per andare al previsto allenamento con i compagni.
A caldo, Ventura non aveva insistito sulla questione, constatando solo che Pellé «era arrabbiato, non credo per sostituzione ma per la partita fatta da noi fino a quel momento», mentre era stato molto più critico uno dei senatori azzurri, Daniele De Rossi, secondo il quale non dare la mano al ct al cambio è stato «contrario allo spirito di questa squadra, fondata sui principi di correttezza. Glielo dirà Ventura, glielo diremo noi». Anche secondo il capitano, Gianluigi Buffon, «non è stato un bel gesto, la nostra filosofia è l'unità d'intenti anche se ci sono momenti in cui per nervosismo qualcuno può sbagliare. Riconoscerà l'errore e lo riabbracceremo con affetto». Quando questo potrà accadere non è dato sapere. Pellé si era scusato pubblicamente con tutti, prima dell'esclusione, parlando di «un'altra cavolata». Ma Ventura ha deciso di mandarlo a casa, in pieno accordo con la Federazione. «Far parte della Nazionale - si legge nella nota diffusa dalla Figc con l'annuncio della esclusione - comporta la condivisione di valori e l'assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni e dei tifosi».
Ma per il ct Ventura le "tegole" arrivano una dietro l'altra: Montolivo, infortunatosi contro la Spagna, ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il milanista dovrà operarsi, uno stop di 6-8 mesi. Al suo posto convocato Benassi del Torino. E anche Giorgio Chiellini ha dovuto lasciare il ritiro dell'Italia: nell'allenamento di ieri il difensore ha subito un trauma contusivo al polpaccio destro, tale da pregiudicare la partecipazione alla partita di domani contro la Macedonia.
A caldo, Ventura non aveva insistito sulla questione, constatando solo che Pellé «era arrabbiato, non credo per sostituzione ma per la partita fatta da noi fino a quel momento», mentre era stato molto più critico uno dei senatori azzurri, Daniele De Rossi, secondo il quale non dare la mano al ct al cambio è stato «contrario allo spirito di questa squadra, fondata sui principi di correttezza. Glielo dirà Ventura, glielo diremo noi». Anche secondo il capitano, Gianluigi Buffon, «non è stato un bel gesto, la nostra filosofia è l'unità d'intenti anche se ci sono momenti in cui per nervosismo qualcuno può sbagliare. Riconoscerà l'errore e lo riabbracceremo con affetto». Quando questo potrà accadere non è dato sapere. Pellé si era scusato pubblicamente con tutti, prima dell'esclusione, parlando di «un'altra cavolata». Ma Ventura ha deciso di mandarlo a casa, in pieno accordo con la Federazione. «Far parte della Nazionale - si legge nella nota diffusa dalla Figc con l'annuncio della esclusione - comporta la condivisione di valori e l'assunzione di atteggiamenti consoni alla maglia azzurra, a cominciare dal rispetto nei confronti dello staff, dei compagni e dei tifosi».
Ma per il ct Ventura le "tegole" arrivano una dietro l'altra: Montolivo, infortunatosi contro la Spagna, ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il milanista dovrà operarsi, uno stop di 6-8 mesi. Al suo posto convocato Benassi del Torino. E anche Giorgio Chiellini ha dovuto lasciare il ritiro dell'Italia: nell'allenamento di ieri il difensore ha subito un trauma contusivo al polpaccio destro, tale da pregiudicare la partecipazione alla partita di domani contro la Macedonia.