Magia di Un passo dal cielo: dopo i titoli di coda la vita vera

Lunedì 10 Maggio 2021
Magia della televisione, la Valboite come non l'avete mai vista: un commissariato di polizia sul lago di San Vito, a un tiro di schioppo, la baita del forestale sotto Cinque Torri, un liceo nuovo di zecca a Borca e lo storico quartiere di Masariè a Cibiana, al confine con l'Austria, un magnifico ospedale a San Vito, una panoramica notturna di Corso Italia di San Vito che sembra Bressanone e ciliegina sulla torta, la panoramica con il drone del paese che, nella realtà, è San Candido. Un tuffo in un laghetto delizioso con tanto di effusioni amorose a Lagole che si raggiunge comodamente a cavallo dal centro di San Vito: cinque minuti al trotto per arrivare a Calalzo. Questa è la succulenta marmellata di location della serie televisiva A un passo dal cielo sesta stagione. Visto così, il Cadore, mi aspetto che la gente faccia a cazzotti per venirci a trovare nei prossimi mesi. Una geniale fiction riesce ad incuriosire e promuovere laddove secoli di promozione turistica grattavano il fondo del barile. La Rai ci regala una opportunità di sviluppo mai avuta prima, non possiamo che essere fieri dei nostri posti anche se imbellettati fino all'inverosimile. Con un po' di malizia scenografica, gli interni delle abitazioni sono quelli delle lussuose, lussureggianti e un po' lussuriose case di Cortina, tanti cinepanettoni natalizi ci hanno mostrato. Ma gli interni cortinesi ammiccano verso una montagna comoda, elegante e molto fashion che tanto piace alla sceneggiatura del lusso che non appartiene alla montagna ma sulla scena è d'obbligo il costume appariscente, fa parte dello spettacolo. Va bene anche così, a patto che qualche turista non si aspetti di entrare in un tabià di Cibiana e cercare la Jacuzzi o sperare di fare rafting lungo il Boite o cavalcare verso il Pelmo con un puledro di razza. Tralasciando ogni ironica cialtroneria che mi compete, l'idea e la realizzazione di una seguitissima fiction dalle nostre parti rappresenta un grandissimo aiuto. Ancora una volta dovremo sentirci debitori verso un ambiente montano regalatoci dalla sorte, con le infinite bellezze che tutti ammirano in tv, sentirci privilegiati e mai abbattuti dalle tante difficoltà legate alla montagna. Paradossalmente e a dispetto di tanta magia propinata dalla fiction, vivere in montagna è ancora molto difficile e difficilmente apprezziamo il ruolo di invidiati e privilegiati cultori delle cime, che è il clichè preferito dai turisti di passaggio. La dicotomia tra la bellezza e la fatica non la vedrete mai in nessuna fiction perché la vita vera incomincia esattamente quando scorrono i titoli di coda e si spegne la tv. Spengo la luce e mi metto a dormire, perché domani mattina devo incazzarmi presto
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