La riflessione
Coronavirus,
pandemie e paura:
serve maggiore
lucidità
Piccolo

Lunedì 24 Febbraio 2020
La riflessione
Coronavirus,
pandemie e paura:
serve maggiore
lucidità
Piccolo promemoria delle presunte pandemie che avrebbero dovuto annientarci in un batter di ciglia: il prione Creutzfeldt-Jakob ovvero mucca pazza, dal 1995 ad oggi meno di 200 decessi , l'aviaria ovvero il virus H1N1 col panico globale e le ordinanze che imponevano l'abbattimento del pollame ha ucciso in realtà nel pianeta circa 203mila persone, idem per gli spauracchi Sars e Suina che non hanno affatto annientato il genere umano ma provocato ad hoc dei buoni scossoni ai mercati mondiali favorendo lucrosi guadagni e micidiali perdite, come sempre accade quando si alimentano e cavalcano le paure, legittime, di noi tutti. Ora abbiamo il Corona virus, pochi casi accertati in Italia su 65 milioni di abitanti e un panico generalizzato che monta di ora in ora alimentato dai media con un'accanimento informativo tra dirette, talkshow e salottini vari che abbandona subito l'informazione per passare ad un più remunerativo, in termini di audience, cicaleccio macabro, ora poi che c'è stato il morto. E' stato emanato un decalogo per evitare il virus che altro non è se non una semplice sequela di elementari norme igieniche da osservarsi comunque a prescindere dal Virus. Il susseguirsi di dichiarazioni, spesso davvero carnascialesche «chiudiamo i confini, i porti, gli aeroporti...» rimandano ai discorsi dei tempi passati in cui erano apparse le presunte pandemie appena ricordate e lasciano, se uno appena appena ragiona, davvero basiti per l'incredibile pochezza. Il governatore del Veneto dicendosi preoccupato invita a lavarsi le mani ed evitare i luoghi affollati. Cerchiamo però di non perdere il lume della ragione e non prendiamo fischi per fiaschi.
Vittore Trabucco
Treviso
Treviso
Processo Compiano:
le differenze
tra gente onesta
e tradimento
In questi giorni nei giornali locali si legge del processo a l'ex patron sig Compiano. Si scopre che non si è comportato (diciamo così) bene perché ha distratto, non si usa più dire rubato, diversi milioni di euro. Quello che mi ha colpito veramente e ciò che si scrive su chi ha fatto in modo che questa truffa venisse scoperta. Sto parlando di collaboratori e impiegati che invece che essere chiamati gente onesta nei titoli si legge hanno incastrato oppure il patron tradito dai dipendenti non mi sembra che siano cattive persone dal comportamento scorretto anzi direi. Questo comportamento andrebbe secondo me valorizzato.
Carlo Motta
Paese
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