Giovani tedeschi per Beethoven

Domenica 19 Gennaio 2020
QUESTA SERA
Energia, entusiasmo, tecnica straordinaria: la Bundesjugendorchester, la più importante orchestra giovanile della Germania, sarà protagonista alle 20.45 del sesto concerto della Stagione sinfonica del Teatro Giovanni da Udine. Distintasi come impareggiabile fucina di nuovi talenti musicali, la prestigiosa compagine si esibirà sotto la guida di Lothar Zagrosek, uno dei direttori d'orchestra più rinomati, vincitore del Kritikerpreis 2009 della German Critics Association formatosi iniziando a studiare direzione d'orchestra sotto la guida di Hans Swarovsky, Istvàn Kertész, Bruno Maderna e Herbert von Karajan.
Con oltre novanta elementi, la Bundesjugendorchester è formata da giovani di età compresa fra i 14 e i 20 anni che hanno la possibilità di esibirsi in importanti tournée internazionali sotto la guida di grandi direttori sul podio si sono avvicendati fra gli altri Simon Rattle, Herbert von Karajan, Kurt Masur, Gerd Albrecht, Kirill Petrenko, Gustavo Dudamel - e di accompagnare star della musica rock, come ad esempio Sting. I giovani musicisti entrano nell'orchestra con un'audizione davanti a una giuria esperta, proprio come i professionisti, e dal 2013 vengono seguiti nelle prove anche dai Berliner Philharmoniker.
Per il suo debutto al Teatro Nuovo, la formazione presenterà un esclusivo omaggio a Ludwig van Beethoven in occasione del 250. anniversario della nascita, con l'Ouverture del Fidelio e la celebre Quinta Sinfonia. Ma non mancherà anche un excursus nella contemporaneità con Tenebrae per grande orchestra del compositore svizzero Klaus Huber, vincitore del premio Beethoven nel 1970, e Rush per grande orchestra e live electronics di Sergej Maingardt, brano commissionato dal Consiglio Musicale Tedesco per le celebrazioni del 250. anniversario beethoveniano, presentato in prima mondiale a Bonn lo scorso 10 gennaio.
Sempre oggi, alle 17.30, appuntamento con Prima del Concerto e una conferenza tutta dedicata alla Quinta sinfonia di Beethoven, a cura del musicologo e saggista Maurizio Biondi. Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.
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