«Mi picerebbe farmi la residenza in Veneto per votare sì all'indipendenza». Un'ovazione alle parole di Vittorio Feltri che venerdì sera da una gremita piazza Pierobon nella prima delle tre giornate della Festa dei Veneti a Cittadella (Padova), ha lanciato il tema dell'undicesima edizione, quella effettivamente più politica. Non poteva essere altrimenti dopo l'approvazione della legge referendaria regionale. «Independensa, ghemo el dirito de decidare!», è lo slogan del grande fondale sul palco con decine di volti di uomini e donne, giovani e meno giovani in una specie di selfie con sfondo la bandiera del Veneto, presente in decine di esemplari nel centro della città padovana. «Mi sono rotto i c... di questo stato centralista e spero che dopo il Veneto, altre regioni possano esprimersi liberamente», ha sottolineato Feltri con tutta la verve bergamasca, prima che un temporale bloccasse irrimediabilmente la serata-convegno. Ma il messaggio è stato chiaro, sottolineato poi nella giornata centrale di domenica dall'assessore regionale Roberto Ciambetti e dal sindaco della città ospitante Giuseppe Pan. Leghista quest'ultimo che non ha mai nascosto l'attaccamento alla storia del Veneto e quindi all'indipendenza. Da anni sul tetto della sua abitazione fronte mura sventola la bandiera della Serenissima, lui a coniare la prima fascia dei sindaci virtuosi del Veneto. Insomma, da questa occasione che gli organizzatori dell'associazione Veneto Nostro-Raixe Venete sottolineano essere solo culturale, questa volta il messaggio alle istituzioni è chiaro. Lo sintetizza Pan: «Dateci la possibilità di esprimerci democraticamente. Stiamo vivendo un neo centralismo romano che ci porta via risorse, giovani e imprenditori, sostituiti dagli immigrati che entrano in una Europa senza confini». «Mi fanno terrore quei politici che hanno paura di far esprimere il popolo - sono le parole di Ciambetti - A breve ufficializzeremo il fondo esterno per la raccolta del denaro necessario alla consultazione, massimo 14 milioni di euro. Questa la unica raccolta ufficiale. Con i soldi dei veneti non si scherza». E dopo questo evento, la festa dei popoli padani, il 20 e 21 settembre».
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