VENICE FASHION WEEK
VENEZIA Un mantello lungo dieci metri interamente realizzato in plastica per dire no all'utilizzo della plastica monouso. È la performance dell'artista francese Alexandra Mas che ieri, nell'evento della Venice Fashion Week realizzato insieme al fotografo Marco Tassini, ha sfilato per le rive della città attirando attenzione e curiosità di turisti e passanti. L'artista oltre ad esser vestita di plastica, per rendere più suggestivo il travestimento, ha indossato anche una maschera per coprire il volto: una scenica medusa di stampo caravaggesco, realizzata da Sergio Boldrin della Bottega dei Mascareri. Composta con una base di cartapesta, la maschera è stata ricoperta da pezzi di plastica colorata che installati in superfice hanno richiamato il travestimento. Partita nel pomeriggio da San Giacometto, l'artista è salita su una gondola che l'ha portata fino in piazza San Marco. Da lì si è diretta verso Riva degli Schiavoni fino a giungere davanti l'entrata della Biennale dove, in un gesto catartico, si è spogliata della plastica per rimanere con un vestito di puro lino, ecologico e naturale, per poi svanire tra la gente. (F. Cat.)
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© RIPRODUZIONE RISERVATA VENEZIA Un mantello lungo dieci metri interamente realizzato in plastica per dire no all'utilizzo della plastica monouso. È la performance dell'artista francese Alexandra Mas che ieri, nell'evento della Venice Fashion Week realizzato insieme al fotografo Marco Tassini, ha sfilato per le rive della città attirando attenzione e curiosità di turisti e passanti. L'artista oltre ad esser vestita di plastica, per rendere più suggestivo il travestimento, ha indossato anche una maschera per coprire il volto: una scenica medusa di stampo caravaggesco, realizzata da Sergio Boldrin della Bottega dei Mascareri. Composta con una base di cartapesta, la maschera è stata ricoperta da pezzi di plastica colorata che installati in superfice hanno richiamato il travestimento. Partita nel pomeriggio da San Giacometto, l'artista è salita su una gondola che l'ha portata fino in piazza San Marco. Da lì si è diretta verso Riva degli Schiavoni fino a giungere davanti l'entrata della Biennale dove, in un gesto catartico, si è spogliata della plastica per rimanere con un vestito di puro lino, ecologico e naturale, per poi svanire tra la gente. (F. Cat.)
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