Salvini a giudizio /1
Un po' di moderazione
non guasta
Mi riesce veramente

Martedì 4 Agosto 2020
Salvini a giudizio /1
Un po' di moderazione
non guasta
Mi riesce veramente difficile accettare che l'autorizzazione a procedere nei confronti del già Ministro Salvini per reati nell'esercizio delle sue funzioni passi su organi di stampa autorevoli come un atto per l'eliminazione dell'avversario tramite i giudici, o che comunque in materia debba invece avere valore di esenzione da responsabilità il consenso del popolo a favore di Salvini, o che in fondo non è successo un gran che con il trattenimento in mare per una ventina di giorni della Open Arms con i migranti a bordo, e così via. Perciò vorrei mettere in rilievo che con le vigenti disposizioni della legge costituzionale 16 gennaio 1989 n. 1 viene garantito che lo strumento giudiziario non abbia un'indebita interferenza sull'uomo politico e sulla politica. Nella Costituzione originaria era prevista la ben più politica e parziale messa in stato di accusa del Parlamento in seduta comune, e per ciò solo il ministro si trovava a giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale in composizione speciale (integrata da 16 cittadini). Qualcuno ricorda che con questa procedura è stato condannato Mario Tanassi del PSDI, ed è invece stato assolto il padovano DC Luigi Gui. Ora Salvini non è affatto a giudizio perchè in questo senso si pronuncerà eventualmente il c.d. Tribunale dei ministri, di Palermo, organo collegiale composto di tre giudici estratti a sorte, e che in pratica svolge le funzioni che altrimenti sarebbero del Procuratore della Repubblica e del Gip ordinari. Solamente dopo il rinvio a giudizio disposto dal Tribunale dei ministri Salvini sarebbe in stato di accusa con tutti i gradi del giudizio a sua disposizione come ogni altro cittadino, con ampia possibilità di difendersi. Pertanto, mi sembra fuori luogo esagerato e quanto meno intempestivo considerare Salvini im balìa di un meccanismo scatenato contro di lui. Un po' di moderazione non guasterebbe in una situazione politica generale che drammi precarietà e gravi difficoltà ne presenta molte altre.
Giuseppe Rosin
Padova
Salvini a giudizio/2
La politica
della sinistra
Con il caso del Giudice Palamara, del Guardasigilli Bonafede con le scarcerazioni facili di tanti Boss criminali detenuti con il 41/bis (carcere duro per modo di dire) e per il caso del Giudice Di Matteo e, per ultimo, il recentissimo caso dell'ex Ministro dell'Interno Salvini cui il Senato, a maggioranza, ha votato l'autorizzazione affinchè il Senatore Salvini subisca il processo, colpevole secondo i Giudici di Palermo, di sequestro di persona (immigrati clandestini), tenuti per alcuni giorni sulla Nave Open Arms impedendo a quest'ultima di attraccare al Porto per permettere l'operazione di sbarco dei suddetti immigrati (clandestini). Quest'ultima vicenda in particolare ma non di meno importanti gli altri casi inizialmente menzionati, mi ha lasciato, come credo gran parte dei Cittadini Italiani, esterrefatto in quanto hanno voluto, in modo palese, colpire un avversario politico dell'opposizione il quale, nonostante l'accanimento ossessivo e scellerato della maggioranza che attualmente guida il Paese, mantiene un congruo ed importanti consensi da parte degli Italiani (primo partito). Sono certo che i Suoi elettori, me compreso, hanno capito la strategia politica della sinistra tutta, quella di evitare a tutti i costi le urne dalle quali, senza ombra di dubbio, consegnerebbero l'Italia al Centro Destra. Intendo concludere, se mi è permesso, rivolgermi a tutta la Magistratura, nessuno escluso, di perseguire penalmente con più determinazione ed onestà: i disonesti, criminali ecc. e non coloro i quali, per il bene del Paese e senza alcun interesse personale, cercano di adempiere al proprio dovere nel migliore dei modi.
Pietro Siciliano
Distanziamenti
Treni e aerei,
ma i vaporetti?
Vengono, a mio avviso correttamente, riviste le regole degli assembramenti su treni e aerei, ma nei battelli Actv persone accalcate senza limite e molti con le mascherine abbassate... Ma noi a Venezia siamo figli di un Dio minore?
Alessandro Banci
Coronavirus
Meglio la carota
o il bastone?
Dichiarare a Jesolo basta falsità sui contagi pronti a denunciare significa non aver compreso l'avvertimento che ha accompagnato il virus. Sembra che tutti siano in attesa del ritorno a come prima senza aver recepito che la natura (il virus) ti ha avvisato che il sistema di concentrare gli individui, per massimizzare i profitti, non l'accetta. Puoi concordare o meno ma questa è la realtà; il sistema economico antecedente al virus era simile ad una bolla della borsa valori che quando esplode lascia sul campo morti e disperati. Vale la pena una pausa di riflessione per una scelta economica sostenibile (carota) o godiamo nel perpetrare l'assurdo che abbiamo testardamente creato (bastone)? Cari presidenti di associazioni di categoria il problema non sono i massimi profitti mancanti ma i costi massimi rapportati alla massimizzazione di profitti che un virus, talmente piccolo da essere invisibile, ha letteralmente cancellati. A Voi e a tutti Noi la scelta: carota o bastone?
Emilio Baldrocco
Venezia
L'inaugurazione
Anch'io mi sento
genovese
Oggi mi sento Genovese anch'io, perché si inaugura un'opera importante per quella città, ma anche perché un grande architetto ha donato il progetto alla sua città, perché ditte italiane con maestranze italiane hanno dimostrato di saper costruire in tempi certi l'opera loro assegnata, con rispetto per le maestranze stesse, perché il Sindaco si è preso la responsabilità senza chiedersi se fosse pericoloso o meno e le altre autorità politiche hanno collaborato per aiutare e fare il possibile per venire incontro agli sfollati e ai parenti delle 43 vittime. Diciamo che sono orgoglioso di essere italiano e virtualmente attraverserò il nuovo ponte assieme al Presidente Mattarella. Oggi peraltro, sono contento anche di abitare in un paesino con meno di 200 abitanti, perché, vicino a casa mia, una ragazza di 20 anni, Costanza Zaetta, ispirandosi ad una frase del Bellunese Papa Giovanni Paolo 1°. sta dipingendo sul muro di una casa, 2 angeli che mi sembrano bellissimi e questo vuol dire che ci sono giovani di grandi avvenire che rendono la vita migliore di quello che sembra ascoltando i telegiornali.
Gino De Carli
Soranzen (Belluno)
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