Raggiungere una cima, se si ha già una buona preparazione fisica, lo si può

Lunedì 10 Agosto 2020
Raggiungere una cima, se si ha già una buona preparazione fisica, lo si può fare iniziando con una ascensione semplice, accompagnati da un esperto, lungo una via ferrata. Queste attrezzature artificiali rendono praticabile il terreno roccioso o un percorso esposto anche a un alpinista non esperto e permettono a chi non è dotato di tecnica alpinistica di percorrere cenge, salire pareti e raggiungere vette. Oggi quella delle vie ferrate è un'attività ludica accessibile a tutti, che consiste nel percorrere un itinerario sportivo tracciato su una parete rocciosa, attrezzata con cavi, gradini, scale e altri elementi destinati a facilitare la progressione garantendo al contempo la sicurezza. Oltre al normale equipaggiamento che si usa solitamente per le camminate in montagna, per percorrere in sicurezza una ferrata bisogna dotarsi della giusta attrezzatura.
E cioè casco e imbragatura, guanti da ferrata e set da ferrata. Prima di iniziare la scalata, indossare l'imbragatura e casco in una zona riparata da possibili cadute di sassi provocate involontariamente da chi ci precede, ma non solo. Da anni ormai la montagna è stata ripopolata dagli stambecchi, che offrono ai praticanti della montagna, spettacoli unici con i loro comportamenti e loro evoluzioni, ma contribuiscono nei loro movimenti, alla caduta di sassi e quindi attenzione. In ferrata si procede in auto assicurazione, cioè agganciandosi direttamente al cavo di ancoraggio utilizzando i moschettoni del set da ferrata. Attenzione però, un solo moschettone non è sufficiente, il cavo è fissato alla parete con fittoni e la tecnica giusta è usare sempre due moschettoni e devono essere usati in successione, sganciando il secondo soltanto quando il primo è già stato agganciato oltre il fittone. I moschettoni devono stare davanti alla mano che scorre sul cavo, in modo tale che essi siano sempre in vista. È molto importante sfruttare al meglio la spinta dei piedi e delle gambe per la progressione, evitando così di affaticare troppo con le braccia. La difficoltà di una ferrata è data dalla verticalità della parete e dalla quantità di appigli e appoggi, siano essi naturali o artificiali. Le vie ferrate più facili sono solitamente chiamate Sentiero ferrato, mentre quelle più impegnative sono definite Via ferrata.
È bene sottolineare, però, che la difficoltà tecnica è soltanto una delle componenti che ne definiscono la difficoltà complessiva. Un percorso anche molto facile può diventare estremamente pericoloso e difficile in caso di neve o ghiaccio, oppure un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche e l'arrivo di un temporale possono creare seri problemi. Ricordatevi che l'amato cavo metallico è sicuramente di grande aiuto, ma si trasforma in un vero e proprio attira fulmini quando questi si abbattono sulla parete. Reinhold Messner, alla domanda di cosa ne pensasse delle vie ferrate rispose: «Vi ho incontrato talmente tante persone felici che devo esserne per forza a favore».
Roberto Sgobaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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