Parco di Granzette
Triste riconsegna
al degrado
Il 2 giugno di quest'anno

Sabato 12 Giugno 2021
Parco di Granzette
Triste riconsegna
al degrado
Il 2 giugno di quest'anno rimarrà nella storia di questa città per lo scudetto dei Bersaglieri, in positivo. In negativo per la chiusura al pubblico delle strutture e del parco dell'ex ospedale psichiatrico a Granzette.
Sembra di poter dire che un minuscolo gruppo di malintenzionati sia riuscito, con metodi discutibili, a impedire ai cittadini di fruire di un servizio utile a migliorare la qualità della vita.
La logica parrebbe essere quella, riconducibile a manzoniana memoria, del questo servizio non ha da essere dato alla città; e di fatto, questi episodi intimidatori vanno a porre una seria ipoteca su quelle altre realtà (Wwf, Italia Nostra...) che potrebbero essere intenzionate a prendere in mano la cosa, se dovesse venir ripresentato un bando.
Io ho l'impressione che, trattandosi di avvenimenti a scala molto locale, apparentemente di poca gravità, per quanto odiosi, gli autori siano conosciuti almeno a livello ufficioso. Col che mi piacerebbe che la nostra società fosse abbastanza civile da isolarli, mettendoli al suo margine; che accadessero episodi del tipo: So quello che hai fatto, non ti permetto di servirti nel mio negozio. Cose così, molto più utili almeno in teoria - per farli riflettere di azioni giudiziarie che finirebbero col concludersi poco più che con una ramanzina.
Purtroppo la parte civile sembra non essere in grado di produrre anticorpi per situazioni ben più serie, dubito quindi che possa intervenire in questa: così che non rimane che attendere qualche sviluppo a livello di indagini. Ma di sicuro è squallido che questo patrimonio, naturale e storico, torni ad essere consegnato al degrado per chissà quanto tempo.
Lettera firmata
Rovigo
Razzisimo
Condanna del gesto
contro Nelson Yontu
Il Comitato A casa mia di Adria, alla luce di quanto accaduto a Chioggia al dott. Nelson Yontu, stigmatizza e condanna fortemente questi episodi di razzismo schierandosi compatto a fianco del medico vittima di questo deprecabile gesto affinché simili vicende non si ripetano mai più non solo nei suoi confronti ma in nessuna parte del mondo e anche di chi è assurdamente pensato diverso.
Siamo vicini con tanto dolore e tristezza anche alla famiglia di Seid Visin che ha voluto, purtroppo, porre fine alla propria vita.
Comitato A casa mia
Adria
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