IL PERSONAGGIO
VENEZIA «Se è vero che la Grecia è stata fatta

Martedì 4 Maggio 2021
IL PERSONAGGIO VENEZIA «Se è vero che la Grecia è stata fatta
IL PERSONAGGIO
VENEZIA «Se è vero che la Grecia è stata fatta per gli dèi, come scrive Henry Miller ne Il colosso di Marussi', allora Venezia è stata costruita per gli uomini». Jay Sota, pittore ventisettenne di Essex (Inghilterra), ha negli occhi la brezza di chi comincia una nuova ed entusiasmante avventura. Con una tazza di caffè fumante tra le mani e il tipico accento dell'East London a dare il ritmo ai suoi racconti, gironzola tra tele e pennelli del suo nuovo studio a pochi passi dal ponte degli Scalzi.
Da quasi due mesi infatti, Venezia di cui più spesso si denuncia lo spopolamento, è diventata humus per la sua ricerca artistica. Il civico 923 di Santa Croce, il quartier generale. «Ho studiato architettura, lavorando fino all'anno scorso come designer d'interni. In tempi non sospetti, prima che la pandemia scoppiasse, ho deciso di seguire la mia passione per l'arte, desiderando farne la mia vita spiega Jay, che fino a quel momento dedicava alla pittura solo i ritagli di tempo Ho mollato tutto e son partito per l'Europa. Dopo un periodo trascorso in Grecia, ho continuato a cercare uno spazio dove allestire il mio laboratorio. Cinque anni fa ero stato a Venezia come turista ma mai avrei immaginato di potermici trasferire, finché non mi sono sistemato qui per vivere e lavorare.
CREATIVITÀ ASTRATTA
E se la curiosità per il mondo e l'essere umano, per come le persone facciano esperienza di un luogo, contaminandolo e venendone a loro volta influenzate, è il motore della creatività astratta e metafisica di Jay Sota, l'intimità dell'ambiente veneziano non può che essere pane per i suoi denti. Prendere coscienza dello spazio in cui mi trovo e da cui l'ispirazione proviene, rende il contatto con le persone che ci abitano fondamentale spiega il giovane pittore, seduto sull'accogliente divano in una delle tre stanze dell'atelier Da questo punto di vista Venezia è modello per eccellenza della città ideale in cui vivere. Incontrare volti sempre diversi camminando, imbattersi inaspettatamente in angoli mai visti e cambiare il proprio itinerario in qualsiasi momento aprendosi in ogni istante all'imprevedibile la rende tanto fuori dal comune quanto a misura d'uomo. Ecco perché spero di rimanerci il più a lungo possibile.
Intanto è nell'aria l'idea di far dialogare i suoi recenti disegni con la tecnica e sapienza locale, realizzando, perché no, statue in ferro con elementi in vetro, accogliendo in questa fase veneziana del processo creativo la calma che gli trasmette l'acqua della laguna. Vuota e silenziosa Venezia è bellissima, svelando ovunque arte. Le sue gallerie e collezioni private sono sparse per tutta la città. Camminando per le strade di Essex confessa sorridendo Jay - non ti capita certo di inciampare in una chiesa che custodisca un Tintoretto.
Un esordio in lock-down non ha contrastato la scintilla tra Venezia e un suo neonato artista d'adozione; lo hanno piuttosto stregato i tramonti visti da dietro la ferrovia, mentre i treni sfrecciano sul ponte, ma anche lo spritz all'Aperol.
Costanza Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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