IL GIALLO
TREVISO Un luogo avvolto nel mistero, un progetto naufragato nella

Domenica 13 Dicembre 2020
IL GIALLO
TREVISO Un luogo avvolto nel mistero, un progetto naufragato nella realtà ma diventato vero nella fiction soprannaturale di Alfonso Rotunno, scrittore trevigiano di nascita ma spagnolo d'adozione. Ed è proprio in un paesino della provincia di Alicante, Aigües, che è ambientato il suo ultimo romanzo, Preventorio 108, edito dalla casa editrice Planet Book. La storia prende le mosse dalle leggende e dai terribili segreti che da sempre accompagnano un antico edificio realmente esistente ad Aigües. Sanatorio per i malati di tubercolosi negli anni Cinquanta, il complesso architettonico risalente al diciannovesimo secolo è stato oggetto di molti progetti rimasti tali solo sulla carta. Come quello di trasformarlo in uno stabilimento balneare. Nella realtà, il vecchio sanatorio nel corso degli anni è andato in rovina ed è divenuto un luogo del mistero, teatro - secondo diverse testimonianze - di inquietanti fenomeni paranormali.
L'AUTORE
Una vero e proprio mystery, Preventorio 108, il primo di questo genere pubblicato da Rotunno, artigiano del legno e scrittore, autore di libri fantasy e di letteratura per ragazzi e bambini. Nato a Treviso nel 1978, Rotunno vive in Spagna dal 2003 con la moglie e due figli. I suoi scritti trovano sovente ispirazione in leggende esistenti o tradizioni popolari, come La leggenda di Ser Raphael (Besa Editrice), finalista del Premio Carver 2006 e Le nebbie di Pelolungo (EdiGiò). «Dopo essermi documentato a lungo su questo strano edificio - spiega Rotunno - ho deciso di realizzare nella fiction uno dei tanti progetti falliti: trasformarlo in un complesso alberghiero, creando un immaginario del passato, con personaggi inventati ma connessioni reali con le tante vicende oscure narrate dalle leggende».
LA STORIA
Accade così che diciotto persone ricevono un invito per l'inaugurazione dello sfarzoso stabilimento balneare: un soggiorno di cinque giorni in mezza pensione. Dopo un primo impatto idilliaco, l'atmosfera cambia e si fa sempre più inquietante, con gli ospiti che si ritrovano imprigionati al buio, senza elettricità, né cibo né acqua, vittime di un misterioso padrone di casa. «Nella storia si alternano le storie vissute in prima persona dai protagonisti nell'albergo ai flashback legati a episodi del passato - racconta l'autore - Nella narrazione trovano spazio anche alcuni racconti popolari che da sempre si riferiscono all'ex preventorio». Al panico e allo sgomento iniziale dei protagonisti, seguiranno le prime congetture. Solo allora un proiettore si attiverà nel cineforum e i malcapitati faranno la conoscenza del misterioso anfitrione che li ha riuniti, Harshad. Da quel momento cominceranno a indagare e a cercare una via di fuga ed emergeranno i legami e i collegamenti tra loro, come se non fossero stati riuniti lì per caso. Un intreccio di storie e memorie che affonda le radici nel passato degli ospiti, ricostruito minuziosamente dall'autore in uno scritto inedito che rappresenta la base storica sui cui si basa il romanzo. «È un'opera inedita che ho avuto la necessità di scrivere per poi dare vita a Preventorio 108 - spiega Rotunno -. Racconta la vita dei personaggi che si ritrovano nello stabilimento alberghiero e ricostruisce la storia stessa del fatiscente complesso».
Federica Baretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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