Coronavirus /3
Sbagliato
non informare
Il governo dispone che da oggi non

Domenica 1 Marzo 2020
Coronavirus /3
Sbagliato
non informare
Il governo dispone che da oggi non si informi più il cittadino. Non si saprà se ci sono focolai sul territorio italiano, se ci sono cittadini positivi al tampone in quanto stretti contatti di persone ammalate, non più quarantena. Quindi disseminazione incontrollata del virus. Si informeranno solo i casi di morte e di ricovero in rianimazione; ma non è un'influenza, nessuno è protetto e il dilagare del virus è ovvia conseguenza. Tanto quelli che ne faranno le spese sono gli anziani, ma è molto importante non danneggiare il turismo, i ristoranti, bar, cinema, teatri, scuole di ballo e tutte le attività ricreative e di ritrovo e svago, l'economia in generale. Come geriatra ho dedicato quarant'anni ad aiutare le persone più fragili ed anche il sorriso di uno solo «tirato di qua invece che lasciato scivolare di la» era una gioia per me. Adesso mi trovo nella fascia debole e ho sinceramente paura di ammalarmi e di finire in ospedale, dove dovrebbero occuparsi di tanti più giovani con impegno respiratorio importante. Anche non volendo imporre chiusure, si deve almeno lasciare l'informazione corretta sull'entità del dilagare del virus in modo che ognuno possa comportarsi come crede, chi andrà al ristorante lo stesso e chi invece preferirà evitare i luoghi affollati. Si parla tanto contro la Cina che non informa il mondo dell'entità dell'infezione, ma adesso noi cosa faremo? Diventeremo davvero gli untori per tutto il pianeta? Non informare non porta vantaggi perchè quando i turisti torneranno nelle loro terre ammalati, prima o poi comunque emergerà che in Italia i casi ci sono e vengono tenuti nascosti. A mio parere il comportamento tenuto dal governo e dalle regioni in quest'ultima settimana è stato corretto. La paura se necessaria è utile e porta a condotte corrette. Ma perchè questo blocco improvviso dell'informazione? Semplice: perchè da oggi il coronavirus è sparito.
Mariella Gilio
Padova
Coronavirus /4
Non è un caso
di vita o di morte
Siamo sulla terra da milioni di anni e abbiamo sviluppato anticorpi fortissimi che combattono e ci difendono contro batteri virus ecc. Il virus in questione causa malattia e danni in pochissime persone con poche difese legate all'età e stile di vita al chiuso. E vanno aiutate! Ma da questo a farne un caso di vita o di morte come accaduto da parte di politici incapaci a prendere decisioni corrette dopo un approfondimento del problema, dimostra la nostra incapacità a eleggere gente valida. Personalmente non sono stato vaccinato e fatto molto sport ma non ho mai preso una influenza e del Corona non me ne importa nulla a parte farmi sorridere per le mascherine. Certo che appena uscirà un vaccino saranno miliardi per le case farmaceutiche.
Aldo Pasetti
Coronavirus /5
Il sistema economico
deve ripartire
Le misure prese per arginare il diffondersi del Coronavirus soprattutto in Lombardia e Veneto aggiunto al timore della gente di contrarre l'infezione, ha inferto al sistema produttivo delle due regioni una esiziale contrazione del Pil da indurre i due governatori Fontana e Zaia per non compromettere oltre i bilanci ad anticipare il ritorno all'opera. Una decisione saggia senza abbassare la guardia, per rimettere in moto un'area produttiva fondamentale al bilancio dello Stato. Contraccambiati da alcune regioni del Sud con un off limits generalizzato per i lombardo-veneti di frequentarle, per timore di essere infettati dal Covid-19, peraltro rivelatosi meno aggressivo delle catastrofiche previsioni di partenza dell'epidemia. Tuttavia, sono persuaso che non si opporranno con altrettanta solerzia per evitare il contatto col valsente, che continua a fluire da Nord verso il Sud. Inoltre penso che di qui in avanti saranno ancora più risoluti e contrari all'autonomia di Lombardia e Veneto, per non perdere il conquibus in nome di un nobile sentimento di solidarietà a senso unico. In più di settant'anni di Repubblica, il Mezzogiorno ha ricevuto dalle virtuose Lombardia e Veneto immani risorse per riscattarsi fallendo l'obbiettivo, senza che una procura abbia aperto un'inchiesta rigorosa per accertare in che mani sia finito quel tesoro prodotto altrove e finito chissà dove.
Renzo Nalon
Dolo
Definizioni
Chiamiamoli
nazionalisti
In quasi tutti i giornali riguardo la politica si legge dei cosiddetti sovranisti parola nuova secondo me poco comprensibile da parte della gente ed è quindi meglio molto meglio usare la analoga vecchia parola e cioè nazionalisti.
Questa parola non ha certo significati negativi ma va utilizzata soprattutto per la chiarezza dell'informazione essendo comprensibile da parte di tutti i cittadini.
Franco Rinaldin
Venezia
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