Rainone e la politica, spuntano gli omissis

Lunedì 31 Maggio 2021 di Vittorio Buongiorno
Il segretario provinciale PD, Claudio Moscardelli

Quali sorprese riserverà l'inchiesta sui concorsi truccati della Asl? Cosa altro hanno scoperto gli investigatori? Si può parlare ad oggi di una regia politica dietro ai favoritismi? Al momento l'unico politico indagato è l'ormai ex presidente del Consiglio comunale di Minturno, Giuseppe Tomao, che infatti è l'unico che si è dimesso. Non lo ha fatto la presidente del Consiglio comunale di Gaeta Pina Rosato, madre di uno dei beneficiari delle domande della prova orale rivelate in anticipo da Claudio Rainone, il dirigente della Uoc Reclutamento della Asl finito agli arresti domiciliari con l'accusa di falso in atto pubblico e rivelazione di segreto d'ufficio. Vero è che Rainone è stato intercettato per due volte a parlare con il segretario provinciale del Pd, Claudio Moscardelli poco più di tre mesi fa, tra il 5 e il 6 febbraio 2021. Il pm Valerio De Luca annota: «La conversazione esprime l'urgenza dell'incontro fisico per una conversazione privata il cui contenuto non può essere trattato a mezzo telefono, tanto da giustificare una trasferta del Rainone da Aprilia a Latina, per incontrarsi di persona con Moscardelli. Incontro come detto che avviene sabato 6 febbraio, ovvero tre giorni prima dell'avvio della fase delle prove orali». Dunque parliamo del secondo concorso finito sotto inchiesta, quello per 70 posti che è stato poi revocato dalla Asl pontina. Giuseppe Tomao, invece, aveva ricevuto le domande in anticipo per il concorso per 23 posti dove a novembre scorso era risultato terzo in graduatoria.
Ma cosa si sono detti Rainone e Moscardelli nel faccia a faccia? Non è dato sapere. «Ho parlato con il dottor Rainone più volte così come con i vertici dell'Azienda Asl più volte - si difende il segretario provincia del Pd - Il mio interesse era ed è per i problemi inerenti la sanità». Nulla dice, però Moscardelli su Tomao o sulla Rosato, malgrado sia appunto il segretario provinciale di un partito con due esponenti coinvolti nello scandalo. Pensa a sé, ci tiene a sottolineare che le sue telefonate e i suoi incontri (o meglio, il suo incontro evidenziato dalle telefonate intercettate, avvenuto nello studio professionale dell'avvocato e non alla Asl nell'ufficio del dirigente della Uoc Reclutamento) erano funzionali al suo ruolo politico. Moscardelli fa un lungo elenco degli argomenti trattati con Rainone. «Finanziamenti per le strutture sanitarie, come interventi al Goretti o a Formia o per il nuovo ospedale di Latina, problematiche relative alle Case della Salute, ai Presidi Territoriali, alla mancanza di medici, di infermieri, all'attivazione di servizi come emodinamica a Formia o all'andamento dei lavori in ospedali come Terracina o in altre realtà. La penuria di medici, come anestesisti, ortopedici, cardiologi, infermieri o la situazione dei precari erano costante preoccupazione» racconta. «Rainone, avendo la responsabilità del reclutamento del personale, era naturale riferimento insieme agli altri vertici aziendali per tutte queste problematiche».
Ma in realtà, nelle carte, spuntano i rapporti di Rainone anche con Roberto Masiero, segretario provinciale dem preposto alla Sanità, chiosano gli inquirenti, «con il quale sembra avere un ottimo rapporto di amicizia e di confidenza». Con lui Rainone parla apertamente della «futura scalata» alla Direzione amministrativa della Asl. E qui viene il punto: «Per una valutazione di quanto emerso si rimanda alla lettura delle trascrizioni di seguito riportate».
Purtroppo però, per noi cronisti e per voi lettori, queste intercettazioni sono tutte omissate. Ecco perché è lecito chiedersi quali sorprese deve ancora riservarci questa inchiesta.
Vittorio Buongiorno
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