I DATI
UDINE Tra luci e ombre l'auspicio per il 2020 è che vada meglio perché

Mercoledì 15 Gennaio 2020
I DATI UDINE Tra luci e ombre l'auspicio per il 2020 è che vada meglio perché
I DATI
UDINE Tra luci e ombre l'auspicio per il 2020 è che vada meglio perché il 2019 non è stato un anno entusiasmante. È un bilancio in chiaroscuro quello dell'agricoltura del Friuli Venezia Giulia nel 2019, con tante preoccupazioni nell'avvio di quest'anno.
VITICOLTURA
Il comparto vitivinicolo si conferma il settore trainante: tra gennaio e settembre il Fvg ha esportato vini per 95,768 milioni di euro, il 9% in più rispetto all'anno precedente. «Il settore lavora bene, ma dovremmo essere più coesi e presenti sui mercati - afferma il presidente di Coldiretti Fvg, Michele Pavan - anche guardando situazioni internazionali che stanno creando incertezza, dalla Brexit ai dazi, al mercato tedesco che desta preoccupazione». Avanza l'interesse della Cina per i nostri vini, «ma è un mercato particolare. E se il 2019 ha chiuso con il positivo avvio della Doc Friuli, ora bisogna fare squadra, strategia e riempire il contenitore». Maggiori difficoltà, invece, per la zootecnia, pur con qualche nota positiva come le quotazioni interessanti dei maiali.
IMPRESE DI TRASFORMAZZIONE
Ricette magiche non ce n'è, ma Pavan auspica che in regione si crei un'imprenditorialità per arrivare a una filiera che lavori la materia prima anziché farlo fare altrove.
I PARASSITI
La cimice asiatica marmorata ha causato danni notevoli, soprattutto alle produzioni frutticole - mele, pere, pesche, ma anche fragole e kiwi - che vanno dal 70 al 100% del raccolto, soprattutto nella Bassa Friulana e sono state colpite anche le coltivazioni di mais, i vigneti e gli asparagi. «La rinnovata invasione della cimice ha prodotto danni pesantissimi alle colture e una prima risposta è arrivata con l'approvazione dell'emendamento proposto dalla Coldiretti alla legge di Stabilità, che prevede un piano complessivo che passa dalla ricerca alla sperimentazione, dal monitoraggio alle misure di difesa integrata, compresa l'attivazione di specifici sostegni alle imprese. Il prossimo anno sarà fondamentale, in particolare, per l'introduzione massiva della vespa samurai, l'antagonista naturale della cimice».
FAUNA SELVATICA
Quanto ai danni provocati dalla fauna selvatica, invece, Coldiretti ha portato avanti un'intensa attività di denuncia in regione, ribadendo come il nodo siano «normative superate che impediscono di ridurre la popolazione dei selvatici e anche in questo caso abbiamo sollecitato la politica a inserire nella manovra un piano straordinario da tradurre in un emendamento alla legge di Bilancio per semplificare le norme in modo che le Regioni possano mettere a punto azioni di contenimento, perché anche questo è un problema che va risolto».
MORIA DELLE API
Desta ancora preoccupazione, infine, la moria delle api. Su questo punto Coldiretti confida di collaborare con l'Ersa per concretizzare il progetto di un ente di sviluppo con un'assistenza tecnica, dare un futuro alle aziende e continuare sul percorso di sostenibilità. Ersa rimane strategica per contribuire allo sviluppo anche facendo ricerca e individuando nuove colture che creino reddito». Tra i nervi scoperti, infine, il consumo di suolo che vede ancora il Fvg tra le regioni italiane più sfuttate: sono spariti altri 239 ettari. «È una questione di scelte, a livello locale e regionale. Credo che incentivare le ristrutturazioni migliorerebbe più di un settore produttivo».
Lisa Zancaner
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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