Guerra del bus, riappare la fermata

Venerdì 22 Giugno 2018
LA STORIA
UDINE Il comitato esulta. Dopo le proteste, lo storico capolinea del bus 11 in via Cormor Basso, sfrattato a maggio scorso e quindi scomparso dopo oltre quarant'anni, sta per ricomparire, per così dire, ma sull'altro lato della strada. «Dopo l'articolo pubblicato sul Gazzettino a maggio scorso, che aveva dato conto delle nostre preoccupazioni - dice Augusto Sacco, referente del comitato di cittadini della zona assieme a Maurizio Della Rossa - qualcosa si sta muovendo. I lavori per il nuovo capolinea non sono conclusi, ma l'auspicio è che finiscano presto».
LA VICENDA
Piccolo riassunto delle puntate precedenti. La storica fermata dal 1976 si trovava in un'area privata, mai acquisita dal Comune, nonostante la proprietà, dal 2005 in poi, avesse fatto diverse offerte in tal senso. Alla fine, visto l'insuccesso di contatti e incontri, oltre un anno fa i proprietari avevano chiesto di spostare il capolinea per poter disporre della loro area e, dopo diverse proroghe, è stata data come ultima scadenza quella di maggio scorso per spostare la fermata e ripristinare lo stato naturale del terreno. E così è stato. Al suo posto era comparso uno stop temporaneo, autorizzato con ordinanza del Municipio (come aveva sottolineato Saf all'epoca), in attesa della nuova piazzola annunciata dall'amministrazione comunale precedente. L'allora assessore Enrico Pizza, infatti, aveva ricordato che il nuovo capolinea (e il nuovo spazio per i cassonetti) sarebbe stato ricavato di fronte, come onere di urbanizzazione a cura dei privati che stanno realizzando una lottizzazione. Ed è quello che sta avvenendo ora. Ma la storia del capolinea fantasma aveva fatto discutere e non poco. Immediate si erano scatenate le proteste del comitato, con Maurizio Della Rossa e Augusto Sacco in prima linea, preoccupati per una situazione che, avevano detto allora, creava «disagi e disservizi». Non foss'altro perché, come aveva sottolineato allora il comitato, oltre all'assenza di una pensilina per ripararsi in caso di pioggia, la nuova situazione costringeva i mezzi pubblici ad arrivare fino alla prima rotonda di Pasian di Prato per fare inversione in sicurezza. E ora siamo (quasi) all'epilogo. «Il Comune avrebbe potuto anche espropriare l'area della storica fermata. Ha deciso di non farlo. Ma l'importante per noi è che si ristabilisca il capolinea dell'11». Dalla Saf fanno sapere che «il privato che sta realizzando la lottizzazione sta facendo i lavori per la nuova piazzola. L'auspicio è che il capolinea sia pronto per metà luglio».
I NODI
Il comitato ha altre richieste. Sacco, in particolare, parla della «corse interrotte» che non raggiungono il Cormor Basso, ma «si fermano alla chiesa» e chiede «una maggior frequenza dei bus. Oggi, nel pomeriggio ci sono diversi buchi». Ma Saf ricorda che la scelta di ridurre il numero di corse che raggiungono il Cormor Basso (partendo da quelle meno utilizzate) era stata fatta tempo fa, in nome della razionalizzazione, anche per dare un servizio all'area di via Buttrio e che comunque la zona del Cormor rimane servita.
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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