Esposto da Gemona sull'elisoccorso e sul Piano Fvg per l'emergenza

Sabato 3 Marzo 2018
IN PROCURA
TRIESTE Elisoccorso notturno e gestione del Piano dell'emergenza-urgenza in Alto Friuli al centro dell'esposto che i Comitati gemonesi a difesa dell'ospedale San Michele hanno depositato ieri mattina alla Procura della Corte dei conti del Friuli Venezia Giulia. Piano che, sostengono, prevedeva in regione la presenza «di sole sei automediche con rianimatore a bordo, un numero di gran lunga inferiore rispetto alla normativa nazionale che in base alla popolazione residente, non avrebbe dovuto essere inferiore a 20», mentre l'elisoccorso diurno «è integrativo ma non sostitutivo del soccorso avanzato su gomma, lo stesso dicasi per quello notturno, partito in assenza di una rigorosa valutazione del rapporto costi-benefici». I suoi interventi «dovranno essere tra i 350 e i 550 all'anno, punto dolente visto che nei primi 20 giorni di esercizio le missioni denunciano i comitati sono state solo quattro e con tempi di intervento spropositati».
Inoltre viene fatto presente che «i tempi per l'attivazione dell'elisoccorso sono di circa 20 minuti più i tempi di volo e poi c'è un'ulteriore attesa, affinché il paziente venga trasportato dal luogo dell'incidente all'elicottero con un'ambulanza, ma soprattutto pesano i successivi tempi di ospedalizzazione del paziente, visto che l'eliporto è ubicato a Campoformido e che da qui, un'ulteriore ambulanza dovrà trasportare il malcapitato all'ospedale di Udine» dunque «un sistema farraginoso che quasi raddoppia i tempi di ospedalizzazione nei casi gravi».
I comitati chiedono infine chiarimenti sull'adeguatezza dell'utilizzo delle risorse: i costi dell'elisoccorso notturno «secondo cifre ufficiali ammontano a 4 milioni di euro all'anno, in confronto ai 2,6 milioni preventivati dal piano: praticamente 11 mila euro a notte anche se non vola. Non sono però stati comunicati i costi dell'équipe sanitaria».
In serata replica dell'assessore Telesca: «Le spese per i servizi d'elisoccorso - chiarisce fra l'altro - sono commisurate alla maggiore sicurezza che garantiscono ai cittadini».
Elisabetta Batic
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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