Si sblocca il salvataggio di Carige Arriva l'offerta Fondo banche-Ccb

Giovedì 25 Luglio 2019
RILANCI
ROMA Verso la fumata bianca per il salvataggio di Carige. Difronte al diktat Bce di avviare una Aqr, in assenza di una proposta concreta, Fondo Interbancario Depositi (Fitd), Schema Volontario e Cassa Centrale banca hanno trovato una convergenza sull'offerta da presentare ai commissari: il negoziato è alle battute finali. Ieri il cda della holding trentina ha dato mandato ai vertici di perfezionare la proposta unitaria con i due consorzi bancari: probabilmente oggi potrebbe arrivare a Pietro Modiano, Raffaele Lener e Fabio Innocenzi una prima offerta e ai primi della prossima settimana ci sarà quella definitiva e vincolante. La delibera Ccb che sarebbe stata presa non senza un dibattito acceso fra i rappresentanti delle Bcc, alcuni dei quali ostili, nella sostanza accetta un'operazione di mercato. L'offerta prevede la partecipazione a un aumento di Carige da 700 milioni, perno di un'operazione da 900 milioni comprendente i 200 milioni del bond tier2 con sottoscrittori inediti.
Lo Schema ha già deliberato due giorni fa di convertire 315 milioni in equity, subordinatamente alla presenza degli altri soggetti. Ccb dovrebbe sottoscrivere una quota di 70-75 milioni, pari a circa il 10%, il Fondo obbligatorio potrebbe dare la garanzia per coprire i residui 310 milioni, salvo che gli azionisti attuali guidati da Malacalza Investimenti - ipotesi poco probabile - vogliano esercitare l'opzione su una piccola fetta. Ccb avrebbe una opzione call da esercitare in 18 mesi, per acquistare la quota del 90% circa dei due Fondi bancari con uno sconto compreso fra il 45-50%. Respinta la richiesta delle Bcc di avere garanzie rispetto a un presunto contenzioso fiscale di 200 milioni riveniente dallo scorporo per la nascita di Carige Italia, costituita sei anni fa per raggruppare le filiali fuori dalla Liguria.
POSTI IN CDA E MALACALZA
La nuova Carige avrà un cda di 7-9 membri e fino a quando deterrà il 10%, a Ccb andranno un paio di posti, mentre presidente e Ad saranno scelti dalle banche. Un posto potrebbe essere assegnato ai Malacalza, in cambio del sostegno all'intera manovra. Pare ci sia un dialogo riservato con il Fondo banche che potrebbe avere esito positivo.
r. dim.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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