Psa - Fca, i conti spingono la fusione

Giovedì 27 Febbraio 2020
I NUMERI
ROMA Fca-Psa, le due protagoniste del matrimonio dell'anno brindano, le cose vanno bene anche in questi ultimi mesi da single. Ieri i francesi hanno illustrato i risultati dell'esercizio 2019, mentre gli italo-americani controllati dal Lingotto hanno annunciato il dividendo proposto dal Cda che verrà approvato dall'assemblea degli azionisti il prossimo 16 aprile (0,7 euro per azione, per una cifra complessiva di 1,1 miliardi). E i mercati hanno apprezzato. A Parigi il titolo della Psa, che ha fatto maglio delle previsioni raggiungendo risultati record, si è rafforzato del 6% andando a chiudere a 18,56 euro. A Piazza Affari l'azione Fca ha guadagnato il 4,6%. L'azienda controllata dalla Exor con sede in Olanda ora capitalizza quasi 17,5 miliardi, mentre l'altra, che ha ancora fra gli azionisti la famiglia Peugeot e il governo, vale 15,8 miliardi.
IL MANAGER-PILOTA
«Non vediamo l'ora di entrare in una nuova era con il progetto di fusione con Fiat Chrysler», ha dichiarato Carlos Tavares, Ad dei francesi. Il fatturato Psa è rimasto sostanzialmente stabile (+1%) toccando i 74,7 miliardi, mentre il margine operativo corrente è in crescita dell'11,2%, 6,324 miliardi. Tavares ha parlato a lungo delle nozze con Fca: «Nel 2021 i costi di ristrutturazione non aumenteranno perché si fondono due società in buona salute. Il processo di fusione richiederà da 12 a 15 mesi e non ci sono ragioni di credere che ci saranno ostacoli regolatori». Ed è in arrivo anche un bonus per i dipendenti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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