Opa su Sicit, Consob chiede altri documenti

Domenica 16 Maggio 2021
FINANZA
VENEZIA Sicit Group, slitta l'offerta di Intesa Holding e Nb Renaissance. Consob ha richiesto a Circular BidCo alcune integrazioni al documento relativo all'Opa volontaria totalitaria per l'uscita dal listino sulla società vicentina della chimica che ricicla gli scarti della lavorazione della concia trasformandoli in sostanze per l'agricoltura e l'industria.
La Commissione che vigila sulle operazioni di Borsa ha chiesto anche informazioni supplementari e disposto la sospensione dei termini istruttori fino al completamento del quadro informativo e, in ogni caso, per un periodo non superiore a 15 giorni. Una mossa simile era accaduta anche nel caso dell'Opa per il delisting della padovana Carraro lanciata dalla Fly, due giorni fa poi è arrivato il via libera a quest'operazione da parte di Consob.
Su Sicit si era accesa una partita internazionale con la discesa in campo anche di Syngenta, società svizzera controllata dal gigante ChemChina, e Velagro avevano ventilato la possibilità di fare un'altra Opa sulla società vicentina. Due giorni fa, dopo il no all'offerta cinese (17,3 euro per azione) degli imprenditori vicentini della concia riuniti in Intesa Holding - che avevano confermato il patto d'alleanza col fondo Nb Renaissance - i cinesi si sono ritirati lasciando campo libero all'offerta presentata il 16 aprile scorso sulla società vicentina che produce idrolizzati proteici impiegati per l'agricoltura e l'industria.
MAGGIORANZA
Lo scorso 10 maggio Intesa Holding, azionista di riferimento di Sicit, aveva bocciato l'Opa del gruppo cinese confermando la «ferma volontà di attenersi agli impegni presi con riguardo all'offerta pubblica di acquisto promossa da Nb Renaissance» al prezzo di 16 euro per azione (diventato 15,45 per lo stacco della cedola Sicit di 0,55 euro per azione, n.d.r.) evidenziando come l'operazione, di cui Intesa Holding è partner, le consentirà di salire dal 43,4% al 50% e di «rimanere unico socio industriale di riferimento di Sicit». I patti parasociali col fondo di capitali e manager italiani di matrice americana prevedono infatti che a pilotare operativamente Sicit rimanga la società dei conciari vicentini: la maggioranza del futuro cda e il presidente verranno infatti espressi da Intesa Holding in caso di successo dell'operazione. L'Opa totalitaria rimasta in campo prevede un esborso massimo di 362 milioni e a questo punto potrebbe partire in giugno.
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci