Nessun aiuto dal governo, rilancio Acc appeso a un filo

Mercoledì 5 Maggio 2021
LA CRISI
VENEZIA La ciambella di salvataggio del governo sparisce dal decreto Sostegni e il salvataggio della bellunese Acc è appeso a un filo.
I sindacati metalmeccanici attaccano: manca l'emendamento al decreto Sostegni per il progetto industriale del polo italiano dei compressori (Italcomp) che coinvolge circa 700 lavoratori della piemontese ex Embraco e dell'azienda di Borgo Valbelluna. «Sarebbe l'ennesimo passo indietro del governo - si legge in una nota di Fiom, Fim e Uilm - rispetto al sostegno del progetto industriale del polo italiano dei compressori. Nell'incontro con la vice ministro Todde del 23 aprile scorso, avevamo avuto conferma che il ministro Giorgetti avrebbe presentato l'emendamento per permettere ad Acc di accedere a risorse economiche necessarie per pagare gli stipendi ai dipendenti e saldare debiti con i fornitori».
Il governo sgombra il campo. «Non è mai esistito, né è stato promesso, un emendamento Giorgetti al decreto sostegni per le aziende in amministrazione straordinaria. Si precisa che, in ogni caso, il ministro non avrebbe certamente ostacolato alcun intervento da parte di altri a sostegno di questa o altre aziende in crisi», precisa il Ministero dello sviluppo economico del quale Giancarlo Giorgetti (Lega) è il titolare e la vice ministra Todde (5stelle) è la vice: «Le accuse dei sindacati sono quindi prive di fondamento. Il ministro Giorgetti, si precisa, non ha partecipato al tavolo di crisi del 23 aprile scorso, presieduto invece dalla vice ministra Alessandra Todde, già delegata sulla materia e quindi responsabile anche di questo dossier. Come noto, l'unica proposta di soluzione avanzata è l'applicazione del metodo Corneliani, ovvero l'individuazione di un investitore privato per sbloccare il fondo pubblico, così come prevede la legge».
METODO CORNELIANI
«Smentiamo categoricamente di avere mai sostenuto al tavolo Acc-ex Embraco che un emendamento all'articolo 37 fosse già stato presentato dal ministro Giorgetti», precisa a sua volta la Todde: «Inoltre, durante il confronto ho dichiarato che era in fase di valutazione un emendamento all'articolo 37. L'emendamento in questione non è stato presentato perché, in base alla normativa vigente sugli aiuti europei, ci sarebbe stata comunque una tempistica di erogazione non compatibile. Considero profondamente scorretto che venga resa pubblica una bozza di verbale ancora in fase di valutazione e approvazione», conclude la Todde.
Nel Bellunese sono invece convinti che quell'impegno fosse scritto nero su bianco e si preparano proteste mentre la Acc dà segnali di ripresa. «I risultati riferiti al primo quadrimestre di quest'anno sono estremamente positivi. Con questi numeri non si può pensare di chiudere un'azienda che ha bisogno di risolvere il problema della liquidità immediata», avverte l'assessore veneto al Lavoro, Elena Donazzan: «Abbiamo numeri veramente incoraggianti e positivi. I compressori prodotti sono stati 665.962, + 40,7% sul corrispondente periodo dell'anno scorso e + 16,9% rispetto alla media del triennio 2018-20. Quelli venduti sono stati 695.872, + 53,3% sugli stessi mesi del 2020 e + 31,8% rispetto alla media del triennio precedente. I ricavi raggiungono i 16,18 milioni, in aumento di oltre il 53% sul primo trimestre 2020».
M.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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