Hausbrandt salva il marchio Melegatti e le colombe di Pasqua sono in salvo

Venerdì 9 Febbraio 2018
Hausbrandt salva il marchio Melegatti e le colombe di Pasqua sono in salvo
ALIMENTARE
VERONA Il Caffé Hausbrandt vola a salvare le Colombe Melegatti. Ieri, in Tribunale a Verona il Gruppo Hausbrandt Trieste 1892 Spa di Treviso, presieduto dal giovane imprenditore Fabrizio Zanetti, ha assunto la procura generale per finanziare la campagna di Pasqua della Melegatti Spa e procedere con l'acquisizione dell'azienda veronese. Zanetti, alle 12 era a Verona dove prima ha ottenuto dal consiglio d'amministrazione della Melegatti il mandato per procedere alla procura generale confrontandosi con i commissari e la proprietà, e poi ha incontrato i circa 150 dipendenti e sindacati dell'azienda dolciaria veronese. «L'obiettivo del Gruppo Hausbrandt è quello di rilevare l'azienda per risanarla, garantendo una continuità industriale e creando un grande gruppo Made in Veneto per proporre al consumatore di oggi e soprattutto di domani una selezione di prodotti e abbinamenti, mixando le potenzialità di entrambe le realtà», ha detto Zanetti. «È importante che finalmente sul futuro di Melegatti vi sia una manifestazione di interesse seria e da parte di un vero imprenditore - ha sottolineato Maurizio Tolotto, della Cisl-Alimentaristi -. L'entusiasmo imprenditoriale di Zanetti è sicuramente positivo ma ora dobbiamo capire bene qual è l'impegno perché in realtà la campagna di Pasqua pesa ben poco sul fatturato Melegatti e quello che a noi preme è il salvataggio dell'azienda».
IL TRIBUNALE
A decidere, comunque, sarà il Tribunale di Verona che ha anticipato al 23 febbraio l'udienza sulla ristrutturazione del debito che resta il vero nodo della Melegatti. È vero che ieri il Gruppo di Nervesa della Battaglia (Tv) oltre ad aver acquisito la procura generale per la campagna pasquale di Melegatti ha anche siglato un accordo in Tribunale a Verona, con la presentazione di una formale manifestazione di interesse nei confronti di Melegatti Spa, con un deposito di 1 milione di euro, e l'obiettivo di far ripartire in tempi brevissimi la produzione.
Una situazione, quella della Melegatti di San Giovanni Lupatoto, storica azienda del Pandoro veronese, che ha visto dallo scorso 12 dicembre l'apertura della cassintegrazione per oltre 150 dipendenti, ripartenze per salvare la stagione natalizia, lotte tra azionisti, intervento del Tribunale e pure una dimostrazione di interesse da parte del fondo di investimento maltese Abalone, che ha finanziato con successo la mini produzione di dolci di Natale, ma la cui offerta d'acquisto non è andata a buon fine. Oggi, alla Melegatti è tutto fermo con i lavoratori in cassintegrazione e della vicenda si è interessata pure la Regione Veneto con un vertice che avrebbe dovuto tenersi ieri e che, proprio per la notizia della manifestazione di interesse all'acquisto da parte di Hausbrandt, è stata posticipata ad oggi a Venezia. «È una bella operazione che coniuga e salvaguardia il meglio della tradizione e dell'imprenditoria veneta. Un'operazione che non solo mette in sicurezza una importante e apprezzata azienda e fa tornare il sole nel panorama occupazionale dell'industria veronese, ma lascia intravvedere nuove sinergie e interessanti sviluppi di crescita», ha detto Luca Zaia congratulandosi con l'impegno del gruppo Hausbrandt, che punta a salvare l'azienda non solo dal fallimento ma soprattutto dalle liti tra gli azionisti storici: Emanuela Perazzoli, vedova di Salvatore Ronca, l'imprenditore e pilota che ha guidato alla gande l'azienda fino al 2005, e la famiglia Turco che detiene un'importante quota di minoranza.
Massimo Rossignati
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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