EssiLux pronta all'Opa su GrandVision

Giovedì 18 Luglio 2019
L'OPERAZIONE
ROMA EssilorLuxottica vuole comprare GrandVision, catena di negozi di occhiali olandese con oltre 7 mila punti vendita nel mondo, ed è pronta a lanciare un'Opa da 7,1 miliardi di euro. Dopo le anticipazioni diffuse dall'agenzia Bloomberg, Hal Holding, una finanziaria di investimento con base sull'isola Curaçao che fa capo alla ricchissima famiglia Van der Vorm, e il gruppo italofrancese hanno confermato di aver avviato colloqui per trasferire da una mano all'altra il 76,72% posseduto in GrandVision.
LA TRATTATIVA
Se l'intesa andrà in porto, EssilorLuxottica, che possiede fra l'altro i marchi Ray-Ban e Oakley, potrà rafforzare la sua posizione sul mercato sfruttando la vasta rete di negozi GrandVision, sparsi in quarantaquattro paesi. In Italia, dove è presente dal 1999, i punti vendita della catena olandese sono circa 400. Ieri alla Borsa di Amsterdam i titoli del gruppo, sulle voci di un'Opa, sono balzati dell'8,8% a quota 22,9 euro, pari a una capitalizzazione della società di 5,8 miliardi di euro. EssilorLuxottica ha lasciato invece sul campo l'1,4% a 116,55 euro.
Hal Holding, che è anche il primo azionista di un altro produttore di occhiali italiano, Safilo, in una nota ha puntualizzato che «non è ancora stata raggiunta un'intesa». Anche EssilorLuxottica ha precisato che «non vi è alcuna garanzia che le discussioni in corso portino a un accordo». A sua volta GrandVision ha confermato in un comunicato l'interesse di EssilorLuxottica per un possibile acquisto della quota posseduta da Hal Holding a circa 28 euro per azione, pari a una valutazione della società di 7,1 miliardi, con un premio del 33% sul prezzo di martedì scorso, prima dell'uscita delle indiscrezioni sull'offerta.
Dopo le tensioni al vertice del gruppo che avevano caratterizzato i primi mesi di vita della società nata dalla fusione fra la francese Essilor e l'italiana Luxottica, lo scorso maggio Leonardo Del Vecchio, primo azionista del gruppo con una quota del 32% circa, e i soci transalpini erano riusciti a siglare una tregua. Il braccio di ferro che rischiava di finire in tribunale e far deragliare lo sviluppo della nuova società si è risolto infatti con l'accordo di cercare un manager interno per il ruolo di amministratore delegato. Messo alle spalle il compromesso che ha riportato la pace in azienda, EssiLux sembra quindi pronta a riprendere la marcia della crescita con una acquisizione che sarebbe la prima del nuovo corso. Dopo la lunga lista di operazioni che sotto la guida di Del Vecchio hanno trasformato Luxottica in un gigante mondiale. E la prima preda nel mirino è GrandVision. La catena olandese, che ha più di un secolo di storia, è stata fondata da Christian Nissen a Helsinki nel 1891. Oggi realizza ricavi per oltre 4 miliardi e ha circa 32 mila dipendenti. La sua rete consentirebbe alla società italofrancese, che possiede già altre catene come Lenscrafters negli Stati Uniti, di avere una piattaforma per la vendita degli occhiali molto capillare anche in Europa.
Un boccone più che digeribile per il gruppo con i suoi circa 51 miliardi di capitalizzazione e ricavi per 16 miliardi.
Jacopo Orsini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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