Deutsche Bank-Commerzbank rispunta l'ipotesi della fusione

Sabato 9 Giugno 2018
L'OPERAZIONE
BERLINO Ancora una volta tornano a riprendere quota le voci di una possibile fusione tra i due colossi tedeschi del credito: Deutsche Bank e Commerzbank. Fonti di stampa hanno rilanciato gli incontri delle ultime settimane tra il presidente del Consiglio di sorveglianza di Deutsche Bank, Paul Achleitner, i grandi investitori della banca ed esponenti del governo. L'ipotesi è quella che periodicamente torna ad affacciarsi: un'eventuale fusione tra le due banche. Ai grandi azionisti preoccupati del corso azionario di Deutsche Bank nell'ultimo periodo e ansiosi di sapere cosa ci fosse di vero nelle speculazioni di una possibile fusione con Commerzbank, Achleitner ha risposto in modo molto cauto, riporta Handelsblatt citando fonti del mondo della finanza.
PRO E CONTRO
Tramite il suo portavoce, Achleitner ha fatto sapere che «questo tema viene affrontato costantemente e la sua risposta è sempre la stessa: tutti gli argomenti pro e contro possono essere raccolti nei report degli analisti e nei media». Dunque non c'è ragione di continuare a parlarne e in ogni caso non ci sono stati nuovi colloqui formali tra le due banche. Le voci di fusione, invece non sono nuove. Già nell'estate del 2016 era stata sondata una prima volta la possibilità di fusione tra i due istituti ma poi si era giunti alla conclusione che prima sarebbe stato necessario risolvere separatamente i problemi delle due banche. Sia Commerzbank che Deutsche Bank vivono certamente un momento di debolezza sul mercato finanziario, riconoscono gli analisti. D'altra parte i due istituti stanno affrontando, da qualche tempo, delle profonde ristrutturazioni e questo renderebbe più difficile una decisione in tal senso. I grandi investitori sono scettici sull'esito di una possibile aggregazione, riferisce Handelsblatt: «una fusione porterebbe frutti solo tra anni», ha commentato un analista di Barclays. Un accordo tra le due banche - temono gli investitori- porterebbe ad un ulteriore aumento di capitale, che avrebbe come conseguenza una diluizione della quota dei vecchi azionisti, continua il sito online delle imprese tedesche.
R. Fin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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