Borsa italiana, torna la blindatura

Martedì 11 Agosto 2020
MERCATI FINANZIARI
MILANO Ci vogliono circa 3 miliardi per comprare la Borsa italiana. Molto meno, qualcosa come 300 milioni di euro secondo alcune stime per rilevare Mts, la piattaforma sulla quale vengono scambiati i titoli di Stato italiani. Ma è improbabile che si arrivi a uno spezzatino dopo che il London Stock Exchange, di cui Piazza Affari fa parte dal 2007, ha confermato giorni fa di aver avviato discussioni esplorative che potrebbero tradursi nella potenziale cessione di Borsa Italiana o della quota in Mts.
È certo invece che il governo sta provando a blindare il processo di vendita: per saperlo con certezza però bisogna attendere la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale prevista in settimana. Dopo l'inserimento di Borsa italiana tra gli asset sotto golden power, il Decreto agosto, dovrebbe attribuire nuovi poteri all'Authority guidata da Paolo Savona. La Consob potrà valutare a fondo il nuovo acquirente, la reputazione e la solidità finanziaria, ma anche «l'idoneità della struttura del gruppo del potenziale acquirente a consentire l'esercizio efficace della vigilanza». L'obiettivo sembra più quello di tenere sotto controllo il destino di un asset così strategico, che un modo per fissare veri paletti, a giudicare dalla norma sul tavolo. Anche perché perfino certi poteri difficilmente potrebbero sbarrare la strada ad Euronext, il gruppo che già controlla i listini di Parigi, Amsterdam, Bruxelles e Lisbona.
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