«Ursula-dottor Jekyll e mister Hyde promesse opposte a sinistra e destra»

Mercoledì 17 Luglio 2019
L'INTERVISTA
«Gli italiani della Lega? Restano nostri alleati, come avete visto hanno votato assieme a noi». In fondo, gli va riconosciuta quella coerenza non declinata da tutti alla prova dell'urna. E forte del suo 10 per cento ottenuto alle ultime europee, di un ricco 17 per cento conquistato in casa, la Germania di Frau Merkel, Jorg Meuthen, docente di Economia politica e finanza e capo della componente dell'Afd, alternativa per la Germania, gruppo considerato di estrema destra, euroscettico e calibrato sulle posizioni lepeniste, l'aveva detto fin dall'inizio: la candidata e nostro ministro alla difesa Ursula von der Leyen non va bene. Lei aveva replicato seccamente: «Sono felice di non avere questi voti. E mi solleva questo mancato sostegno. Vuole dire che ho lavorato bene».
Componente del gruppo europeo Nuovi democratici europei, in cui, oltre ai lepenisti e austriaci dell'Fpoe, trova posto anche la Lega, Meuthen non è stupito per come ha votato il Carroccio. Anzi. Dall'immigrazione alle posizioni sul clima, la parola d'ordine è coerenza e anche per l'Afd come la Lega, la priorità è cercare di cambiare questa Europa.
Onorevole Meuthen, voi e la Lega avete mantenuto il punto annunciato nella prima ora, ma questo per molti non era scontato, no?
«Certo, non voglio commentare le trattative della Lega, probabilmente avranno avuto i loro buoni motivi. Noi la nostra posizione l'abbiamo dichiarata sin da subito e mantenuta. Adesso possiamo dirlo più forte che vogliamo un'altra Europa».
Quindi la vostra sarà un'opposizione netta e senza sconti anche in forza di una maggioranza di appena nove voti?
«Beh, certo: quanto annunciato dalla signora von der Leyen rispetto ai programmi futuri della Commissione europea, sia riguardo ai problemi dell'immigrazione che rispetto alle posizioni sui cambiamenti climatici e l'eguaglianza di genere, conferma la nostra convinzione che lei è del tutto inadeguata come presidente della Commissione. Noi siamo vicini alla Lega per le decisioni sull'immigrazione: è un problema che va affrontato con decisione e coerenza. Quando Matteo Salvini ha preso ad agire con determinazione sui porti eravamo e siamo d'accordo con lui rispetto alla necessità d'intervenire. Anche per cambiare l'Europa».
Comunque Frau Ursula ha conquistato tanti gruppi che all'inizio, invece, si erano dichiarati scettici, no?
«Lei promette alla sinistra e ai liberali nominali un'azione più severa contro la Polonia e l'Ungheria, e ai conservatori e i riformatori l'esatto opposto. Insomma, più che un politico coerente sembra più un dottor Jekyll e mister Hyde, una trasformista. Cosa avrebbero dovuto fare? Evidentemente si sono fatti incantare. Sia chiaro, comunque, ho assoluto rispetto della persona. Io la ritengo solamente un avversario politico».
Le considerazioni e le dichiarazioni della Spd, i socialdemocratici tedeschi, inizialmente contrari alla von der Leyen, ritiene possano minare la maggioranza larga che governa la Germania?
«È opinione comune in Germania che la von der Leyen non sia amata e che sia un ministro che ha lavorato male alla Difesa. Questo aspetto è stato rilevato anche dai socialdemocratici. Angela Merkel aveva sponsorizzato Timmermans, adesso bisogna vedere cosa accadrà. Ma non so se i socialdemocratici abbiano interesse a rompere un patto. Non credo».
Quindi ritiene che si sia ancora lontani da questa nuova conduzione?
«Come ho già detto, riteniamo la von der Leyen inadeguata per presiedere la Commissione europea. E così abbiamo votato».
Italo Carmignani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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