IL MAGAZINE
ROMA Che effetto avranno sulla vita degli italiani i 248 miliardi di euro legati al Recovery Plan? Che Paese sarà, l'Italia, nel 2026, una volta spesi i fondi? Uno skyline fatto di riforme e opere per cui è già corsa contro il tempo. Una corsa che attraversa le 270 pagine del documento inviato a Bruxelles dal governo Draghi e che passa da subito per il decreto Semplificazioni. Cinque anni alla meta. Fa il punto sulla sfida delle sfide MoltoEconomia, il magazine in edicola domani con il Gazzettino e con gli altri quotidiani del Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia). Una corsa che dovrà attraversare l'Italia, passando per lo snodo del Centro. Spiega in un'intervista Marco Leonardi, capo del Dipartimento Programmazione economica di Palazzo Chigi: «Ministeri, Regioni e Comuni devono cambiare passo. La sfida è saper spendere». Obiettivo, un'Italia che funzioni meglio. E per questo si guarda anche al fondo complementare messo a disposizione dal governo, per 30,6 miliardi (oltre ai 191,5 stanziati dall'Europa nella linea principale del Pnrr), che però non è blindato sebbene renda ottimista il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.
E ancora. MoltoEconomia parla di banche, con i nuovi vertici di Unicredit e Bper, Andrea Orcel e Piero Montani: una doppia partita su riorganizzazione e possibili scalate. Finanza oltre che economia reale. Sui conti correnti degli italiani sono depositati 1.749 miliardi, un tesoro per la ripartenza, ma con il rischio che cali il sipario sui depositi extralarge. Intanto gli italiani sono alle prese con la dichiarazione dei redditi: ecco come districarsi con la novità della detrazione ammessa solo per spese tracciabili. Si parla di servizi. A partire dalla telefonia, che sempre più investe in innovazione ma registra minori ricavi. E si parla di storie di azienda. Diasorin: un gruppo da 9 miliardi attivo nella diagnostica. E Technogym, con l'intervista a Nerio Alessandri. «Il fitness dice è un potente farmaco contro il Covid».
A. C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA Che effetto avranno sulla vita degli italiani i 248 miliardi di euro legati al Recovery Plan? Che Paese sarà, l'Italia, nel 2026, una volta spesi i fondi? Uno skyline fatto di riforme e opere per cui è già corsa contro il tempo. Una corsa che attraversa le 270 pagine del documento inviato a Bruxelles dal governo Draghi e che passa da subito per il decreto Semplificazioni. Cinque anni alla meta. Fa il punto sulla sfida delle sfide MoltoEconomia, il magazine in edicola domani con il Gazzettino e con gli altri quotidiani del Gruppo Caltagirone (Il Messaggero, Il Mattino, Corriere Adriatico e Nuovo Quotidiano di Puglia). Una corsa che dovrà attraversare l'Italia, passando per lo snodo del Centro. Spiega in un'intervista Marco Leonardi, capo del Dipartimento Programmazione economica di Palazzo Chigi: «Ministeri, Regioni e Comuni devono cambiare passo. La sfida è saper spendere». Obiettivo, un'Italia che funzioni meglio. E per questo si guarda anche al fondo complementare messo a disposizione dal governo, per 30,6 miliardi (oltre ai 191,5 stanziati dall'Europa nella linea principale del Pnrr), che però non è blindato sebbene renda ottimista il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini.
E ancora. MoltoEconomia parla di banche, con i nuovi vertici di Unicredit e Bper, Andrea Orcel e Piero Montani: una doppia partita su riorganizzazione e possibili scalate. Finanza oltre che economia reale. Sui conti correnti degli italiani sono depositati 1.749 miliardi, un tesoro per la ripartenza, ma con il rischio che cali il sipario sui depositi extralarge. Intanto gli italiani sono alle prese con la dichiarazione dei redditi: ecco come districarsi con la novità della detrazione ammessa solo per spese tracciabili. Si parla di servizi. A partire dalla telefonia, che sempre più investe in innovazione ma registra minori ricavi. E si parla di storie di azienda. Diasorin: un gruppo da 9 miliardi attivo nella diagnostica. E Technogym, con l'intervista a Nerio Alessandri. «Il fitness dice è un potente farmaco contro il Covid».
A. C.
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