Sole e caldo, a Venezia è già folla record trentamila visitatori, lunghe file di auto

Domenica 9 Maggio 2021
I FLUSSI
VENEZIA Il primo sabato di sole e con temperatura mite e Venezia si ritrova col pienone. Si tratta per lo più di gente che viene dall'entroterra veneto, quindi niente giro in gondola, acquisti di souvenir o notti in albergo.
Infatti, in base ai dati della Smart control room installata nel comando della polizia locale, ieri sono arrivate in città 30mila persone. Di queste, circa 13mila erano veneti, 11mila italiani da fuori regione e ben 3mila 500 stranieri. Tutta questa gente non ha solo affollato calli e campi della città, ma si è diretta anche verso il Lido (in 4mila) e Pellestrina (3mila).
Il sistema, come si può vedere, permette di disaggregare i dati sulla base di ciò che raccolgono telecamere intelligenti e sensori situati ai punti d'accesso e nelle principali direttrici della città storica. E la polizia locale è in grado di sapere in tempo reale quanta gente c'è e dove c'è la possibilità che ci siano rallentamenti o blocchi.
TAVOLINI PIENI
Anche se la maggior parte di questa gente non soggiornava in albergo, all'ora di pranzo non si trovava un tavolino libero in bar e ristoranti, neppure nei luoghi più nascosti (se è ancora possibile dirlo per Venezia). Nel pomeriggio si son tornati a vedere gli addii al celibato, con futuri mariti in atteggiamenti improbabili e con tutta la comitiva ben fornita di alcol nelle vene. Divertimento, questo, espressamente vietato dal regolamento di polizia urbana, recentemente rinfrescato per combattere i numerosi episodi di degrado che hanno caratterizzato le visite a Venezia nel periodo pre-covid.
E poi, non essendoci più l'obbligo di chiudere alle 18, pienone fuori dai locali, in certi luoghi al limite dell'assembramento nocivo. Insomma, per un giorno è sembrato di tornare al passato, quello che tanti veneziani non volevano più che tornasse.
Gli arrivi in massa sono cominciati a metà mattinata: quasi tutti i visitatori arrivavano infatti in macchina, benché anche di motocicli e biciclette se ne siano visti molti lungo il ponte della Libertà, che congiunge Venezia con la terraferma.
IN FILA CON L'AUTO
Lunghe file di auto hanno intasato il ponte con rallentamenti, fino a quando, verso le 11, le autorimesse di piazzale Roma hanno raggiunto la capienza massima e il traffico è stato deviato verso l'autosilos del Tronchetto. Grande impegno per gli agenti della polizia locale per far scorrere i mezzi che, nonostante tutto, riuscivano ad arrivare a piazzale Roma per farli tornare indietro senza bloccare autobus e tram. Ancora dopo le 13, la fila di auto diretta a Venezia arrivava quasi a metà ponte.
Per evitare episodi di assembramento, il sindaco Luigi Brugnaro aveva firmato un'ordinanza anti-movida, la quale prevede che possano essere transennate e chiuse le zone ad alto rischio di assembramento, quelle piene di locali. Ma non è servito, perché fino a sera i vigili hanno avuto a che fare con gente tutto sommato educata e tranquilla. Poi, dopo l'aperitivo, è iniziato il controesodo.
Oggi l'attesa replica.
Michele Fullin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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