Residuo di pena, Brentan va in carcere

Sabato 6 Aprile 2019
SPAZZACORROTTI
VENEZIA L'ex amministratore delegato dell'Autostrada Padova-Venezia, Lino Brentan, è finito in carcere per scontare poco più di un anno e tre mesi di reclusione, il residuo di pena della condanna ad un anno e nove mesi inflitta per corruzione nel 2015, passata in giudicato due anni fa, dopo il pronunciamento finale della Cassazione. È l'effetto dell'entrata in vigore delle nuove norme definite Spazzacorrotti. In precedenza, infatti, le pene definitive fino a quattro anni di reclusione non venivano messe in esecuzione fino alla decisione del Tribunale di Sorveglianza che, dopo aver valutato ogni singola situazione, decideva se poter concedere al reo una pena alternativa, compreso l'affidamento in prova ai servizi sociali, con l'obbligo di prestare servizi per la collettività. Sulla base della Spazzacorrotti, invece, la Procura generale ha deciso di mandare in esecuzione subito la pena, emettendo l'ordine di carcerazione, e lasciando che la Sorveglianza decida successivamente sulle istanze che la difesa riterrà di sottoporle. Brentan, dunque, è in carcere dallo scorso 28 marzo, nonostante i 71 anni di età (requisito in base al quale, in precedenza, sarebbe stato sicuro di finire, al massimo, agli arresti domiciliari) e le condizioni di salute che il suo difensore, l'avvocato Giovanni Molin, definisce problematiche. Il legale presenterà ricorso. (g.l.a.)
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