Papà cade, muore il figlio di due mesi in braccio

Martedì 13 Novembre 2018
LA TRAGEDIA
PONZANO (TREVISO) «Abbiamo sperato fino all'ultimo in un miracolo, ma la ferita alla testa era troppo grave» a parlare con un filo di voce è il papà di Martino che proprio oggi avrebbe compiuto due mesi. Il nome di questo piccolo lo aveva scelto il fratellino di 4 anni Diego assieme a mamma e papà. Sabato mattina però l'incanto si è spento e un banale incidente domestico si è trasformato in tragedia. Il piccino, nato lo scorso 13 settembre, era fra le braccia di papà Diego Scatena, maresciallo di origini umbre in forza alla Guardia di Finanza di Treviso, quando l'uomo, che stava scendendo le scale ed era ormai all'ultimo gradino, ha perso l'equilibrio, è scivolato ed è caduto a terra. Fatalità ha voluto che il neonato finisse con la testolina contro lo stipite di una porta. Un trauma violentissimo, per curare il quale nulla hanno potuto i medici del Ca' Foncello di Treviso prima e quelli dell'ospedale di Padova poi, dov'è stato trasferito per tentare l'impossibile. Martino si è spento nel tardo pomeriggio di sabato, alla vigilia del suo onomastico.
LA CADUTA
La famiglia Scatena abita in una bifamiliare a Paderno di Ponzano, in via Roma. Sabato mattina il figlio maggiore della coppia, Diego, non era in casa. I coniugi si stavano preparando a un fine settimana tra le mura domestiche, tutti attorno al nuovo arrivato, circondato da un grandissimo affetto, sia dei parenti stretti che dei vicini di casa. Ed è proprio in un momento tanto intimo che il destino ha teso alla famiglia un'imboscata. Diego indossava delle ciabatte quando ha preso in braccio Martino. E stava scendendo al primo piano facendo le scale quando una delle ciabatte gli si è sfilata dal piede, facendolo scivolare. Non poteva prevederlo né, a quel punto, far nulla per evitare la caduta. Ha cercato di proteggere il suo piccolo ma, proiettato in avanti, è precipitato col bimbo, che ha colpito con la testa lo stipite della porta. Nessun pianto, nessun lamento. La situazione era disperata.
I SOCCORSI
Diego e Sara hanno subito chiesto aiuti ai vicini e chiamato il 118 di Treviso e dal Ca' Foncello è stata immediatamente inviata un'ambulanza. Medici e infermieri si sono ben presto resi conto delle condizioni disperate in cui versava Martino. Non hanno perso tempo e, dopo averlo medicato, l'hanno trasferito d'urgenza in pronto soccorso. Per il piccolo non sembravano esserci più speranze, ma il personale sanitario ha voluto giocarsi l'ultima carta, quella di un immediato trasporto in elicottero a Padova, centro specializzato nella neurochirurgia neonatale. Anche qui l'impegno dei medici è stato totale. Ma alla fine pure loro si sono dovuti arrendere. Per Martino non c'era più alcuna possibilità. Troppo gravi i traumi riportati alla testa. Il decesso è stato dichiarato ufficialmente nel tardo pomeriggio.
LE INDAGINI
Diego e Sara sono rimasti accanto al loro piccolo fino alla fine. Poi, nonostante il dolore straziante nel cuore, il maresciallo ha ricostruito per filo e per segno la dinamica del tragico incidente domestico davanti agli agenti del posto di polizia dell'ospedale di Padova. La segnalazione della prematura scomparsa di Martino, è stata poi comunicata ai carabinieri della stazione di Paese, cui spetteranno gli accertamenti di rito, e alla Procura della Repubblica, che ha aperto un fascicolo per accertare con esattezza quanto accaduto sabato mattina a Paderno di Ponzano.
IL PAPÀ
Prima di chiudere gli occhi per sempre Martino è stato battezzato. Un gesto di pietà e al tempo stesso di speranza che gli ha voluto regalare un'infermiera del Ca' Foncello di Treviso. Papà Diego riesce a contenere a stento le lacrime mentre racconta il dramma vissuto sabato mattina. «Abbiamo sperato fino all'ultimo in un miracolo - dice con un filo di voce -, è stato un incidente terribile, non riesco a rendermi conto di come possa essere successo». Spiegare quanto forte fosse l'emozione per la nascita di Martino non è semplice. Una serie di coincidenze ha fatto si che il suo arrivo fosse celebrato in modo particolare. «Quando è nato per la nostra famiglia è stata una doppia festa - spiega papà Diego -: il 13 settembre è il compleanno di mia moglie, ed è proprio in quel giorno che Martino ha deciso di venire al mondo». Oggi, 13 novembre, il piccino avrebbe compiuto due mesi. E ieri, lunedì, era pure il compleanno di papà Diego. «Abbiamo sperato fino all'ultimo che potesse riprendersi, che ce la potesse fare. Chi è genitore sa che queste cose possono capitare - aggiunge -, e che spesso gli incidenti domestici si concludono senza conseguenze gravi. A noi c'è capitato il peggio».
Alberto Beltrame
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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