Ministro contro tutti, dalla «zingaraccia» alle battute al reporter della moto d'acqua

Venerdì 2 Agosto 2019
Ministro contro tutti, dalla «zingaraccia» alle battute al reporter della moto d'acqua
IL PERSONAGGIO
ROMA C'era una volta la «fase zen», ma adesso per Matteo Salvini c'è solo la parentesi combat. Che non si sa dove porterà lui e soprattutto il governo. In un giovedì di ordinaria tensione per l'esecutivo, il leader della Lega da Milano Marittima in sequenza litiga con il videomaker che ha ripreso il figlio mentre saliva su una moto d'acqua della polizia, dà della «zingaraccia» a una nomade che lo aveva minacciato in un video, dice che si «è rotto le palle» di affrontare la questione sbarchi e in più si accapiglia con Alessandro Di Battista, che lo invita a riferire sulla Russia e sul caso Arata: «Chi se ne frega del vacanziero più pagato del mondo!».
IL FINTO RELAX
Eppure Salvini si trova al Papeete beach per un po' di relax con il figlio Federico e gli amici più stretti (c'è il ministro Lorenzo Fontana) e per lanciare la festa del Carroccio che partirà oggi. Invece, è un furia. Senza freni. Pronto ad aprire mille fronti con i 5 Stelle: «Se mi stufo....». Per calmarsi legge la Luna di Oriana Fallaci e subito dalla Lega scherzano: «Speriamo che poi lo presti al sottosegretario grillino Carlo Sibilia». Ma si ride poco in queste ore perché, come raccontano dallo staff del leader, «Matteo questa volta sta seriamente riflettendo sul futuro del governo».
Intanto un crescendo di politicamente scorretto si getta nel Salvini contro tutti forte di «quel tanti nemici tanto onore», citazione non a caso entrata nel gergo del Capitano.
E così si azzuffa con il videomaker che lo incalza sulla moto d'acqua: «Non sto urlando, lei che è specializzato vada a riprendere i bambini...visto che le piace tanto». La replica: «Ministro, mi sta dando del pedofilo?». Ma il siparietto è solo una spia, di un clima molto più arroventato. Che spinge Di Maio a difendere Di Battista: «Certo Salvini che dà del vacanziero agli altri...».
I FRONTI
Inutile smorzare la tensione (magari con una birra): «Governo tedesco avvisato, governo tedesco avvisato mezzo salvato», dice il ministro dell'Interno a proposito della nave Alan Kurdi. Ma il mood è questo, più battagliero del solito. Dunque per «la zingaraccia» c'è una ruspa che l'aspetta che poi forse potrebbe essere utilizzata anche nei confronti dell'esecutivo: «Se non si fanno le cose tutti al voto», rilancia. E il gioco è proprio questo: sommare i fronti, mettere in fila i nemici, salvo poi tuffarsi nel bagno rigeneratore dei social: «Sono italiano, sto col Capitano», dice l'account della Lega. Uno slogan ottimo per la prossima campagna elettorale.
S. Can.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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