Lutto nel Pd regionale, si è spento Claudio Sinigaglia,

Mercoledì 14 Ottobre 2020
LA POLITICA
PADOVA Fino all'ultimo, e con le forze ormai al lumicino, si è occupato di politica, Commentando le elezioni regionali, ma guardando avanti, convinto che sul terribile male che lo aveva colpito da un paio di anni avrebbe avuto la meglio. E invece una decina di giorni fa la situazione è precipitata e il tragico epilogo è avvenuto ieri. Claudio Sinigaglia, 62 anni, padovano, consigliere regionale del Pd nelle ultime due legislature, è mancato alle 14,30 all'ospedale patavino Sant'Antonio. Al momento della scomparsa al capezzale c'erano la moglie Roberta, i figli Edoardo, che lunedì avrebbe dovuto consegnare la tesi per la laurea magistrale in Scienze del Linguaggio, Gregorio e Virginia, oltre ai fratelli don Ezio e Carlo. I familiari hanno recitato una preghiera, al termine della quale il paziente ha cessato di respirare. Nonostante la diagnosi conclamata, nessuno si aspettava un epilogo così repentino. «Papà - racconta il primogenito - contava di tornare alla politica, di andare in vacanza con noi e di riprendere l'insegnamento. Purtroppo non è stato così».
A Palazzo Ferro Fini Sinigaglia, uomo gentile, garbato e sempre pacato, era arrivato nel marzo del 2010, supportato da 8.600 preferenze. E nel 2015, nella successiva tornata, era stato riconfermato: in entrambi i mandati si era occupato soprattutto di sanità e di sport. Laureato in filosofia, dapprima animatore dell'Azione Cattolica e consigliere di quartiere, era entrato giovanissimo nella Dc, passando poi ai Popolari, alla Margherita e infine al Pd. Con Flavio Zanonato sindaco era stato per tre mandati (dal '95 al '99, e poi dal 2004 al 2009, e dal 2009 al 2010) assessore allo Sport e alla Casa prima, e vice sindaco di Padova dopo, con delega ai Servizi sociali. Nel governo veneto è stato vice presidente della V Commissione e membro della VI.
IL CORDOGLIO
Il governatore Luca Zaia ha commentato: «Con la morte di Sinigaglia viene meno una figura politica che, anche se dalla parte opposta alla mia, sapeva farsi ascoltare e fornire spunti costruttivi di riflessione. Era innamorato di Padova e del Veneto e attivissimo sul fronte della Sanità. I suoi interventi erano stimolanti per il confronto. La politica veneta perde una voce verso la quale era naturale avere costante attenzione».
E Sergio Giordani, sindaco di Padova, ha aggiunto: «Il suo è stato un impegno politico genuino e onesto, vicino alle persone, soprattutto le più deboli. Negli ultimi anni si è battuto per la salvaguardia e il miglioramento della sanità regionale e per la realizzazione del Nuovo Ospedale di Padova».
Nicoletta Cozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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