La variante Omicron dal Sudafrica a Vicenza Positivo dopo un viaggio

Sabato 4 Dicembre 2021
IL CASO
VENEZIA Omicron è arrivata a Nordest. Per la prima volta in Veneto, la variante è stata sequenziata ieri nei laboratori dell'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, sul tampone di un vicentino rientrato da un viaggio di lavoro in Sudafrica. Si tratta di un quarantenne con sintomi lievi, che ora si trova in quarantena con la famiglia, anche perché pure la moglie e uno dei due figli risultano positivi, benché a loro volta paucisintomatici.
LA METODICA
La notizia è stata diffusa ieri sera dal governatore Luca Zaia, quando si trovava a Verona per la presentazione del suo libro Ragioniamoci sopra, dedicato proprio alla pandemia. Il presidente della Regione è stato avvertito dei risultati provenienti dall'Izsve di Legnaro (Padova), centro di riferimento per il sequenziamento del virus. «Il caso spiega il direttore generale Antonia Ricci ci è stato segnalato dal Coordinamento delle Microbiologie, a sua volta informato dall'azienda sanitaria di competenza. Per noi si è trattato di un'attività di routine, quella che ci porta a sequenziare molti ceppi virali. Con la metodica rapida, abbiamo isolato la variante Omicron in meno di ventiquattr'ore. Ci vorrà più tempo per l'analisi completa e a quel punto inseriremo gli esiti nella banca-dati nazionale».
IL RITORNO
L'allerta era scattata con l'atterraggio dell'ultimo aereo proveniente dal Sudafrica. «L'informazione ci era stata data dalla Regione conferma Maria Giuseppina Bonavina, direttore generale dell'Ulss 8 Berica secondo la procedura prevista in caso di ritorni dall'estero. Quando si tratta di Paesi a rischio, il sequenziamento è automatico. Così è stato per il Sudafrica: avevamo 5 viaggiatori da controllare e uno è risultato positivo, ancorché vaccinato, ma non ancora con la terza dose». Il vicentino è risultato negativo a un primo tampone effettuato al suo arrivo in aeroporto. Ma siccome l'uomo manifestava alcuni leggeri sintomi, è stato sottoposto a un secondo test, che a Vicenza ha dato riscontro positivo e a Legnaro ha poi svelato la presenza di Omicron.
LA RETE
Il quarantenne è finito in isolamento con i familiari, per i quali è in corso la sequenziazione, allo scopo di accertare se a loro volta siano stati infettati dalla stessa variante. «Siamo in massima allerta su tutto il fronte ha sottolineato Zaia e questa novità, non bella ma attesa, dimostra che la rete dei controlli, dei tamponi e delle sequenziazioni funziona efficacemente. Stiamo esprimendo il massimo sforzo con una media giornaliera di circa centomila tamponi e con un sistema di sequenziazione efficiente come quello dell'Izs. Continueremo con questo sforzo di controllo e prevenzione che è stato, è e sarà fondamentale».
I DATI
Com'era prevedibile, la notizia ha suscitato timori a Nordest, per la possibilità che Omicron sia più trasmissibile e aggressiva di Delta. «Ma i dati a disposizione della comunità scientifica sono ancora pochi precisa Ricci per trarre qualsiasi conclusione. Dalle prime informazioni provenienti dal Sudafrica, che però devono tuttora trovare conferma, pare essere un virus poco aggressivo, cioè che si manifesta con forme cliniche blande. Se così fosse, sarebbe in fondo una buona notizia e sarebbe normale per un virus di questo tipo, che sta perdendo potenza per adattarsi al suo ospite e cioè all'uomo. Quanto alla sua contagiosità, non possiamo ancora pronunciarci». Finora la variante Omicron era stata trovata in Italia solo sul paziente di Caserta.
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci