LA STORIA
ROMA «Il peggio è passato, finalmente posso rientrare in

Sabato 15 Febbraio 2020
LA STORIA ROMA «Il peggio è passato, finalmente posso rientrare in
LA STORIA
ROMA «Il peggio è passato, finalmente posso rientrare in Italia. Però un giorno, quando la situazione sarà migliorata, mi piacerebbe tornare in Cina» racconta Niccolò mentre sale sul Boeing dell'Aeronautica. Allo Spallanzani è tutto pronto, questa mattina accoglieranno lo studente friulano di 17 anni che per due volte non era potuto partire da Wuhan a causa della febbre, in una stanza d'isolamento. Resterà in quarantena, sarà sottoposto nuovamente ai controlli medici e al test per la Sars-Cov-2. Fino ad oggi è sempre risultato negativo.
L'AREA PROTETTA
Ieri è finalmente potuto salire sul Boeing 767-Kc dell'Aeronautica inviato a Wuhan per riportarlo a casa. Per lui è stata allestita un'area protetta di biocontenimento, in ogni caso, anche se avesse avuto ancora la febbre, questa volta sarebbe partito. Questa mattina atterrerà a Pratica di Mare e di lì sarà accompagnato allo Spallanzani. Prima di salire sul Boeing, ieri ha ringraziato tutti coloro che, grazie al grande sforzo dell'Unità di crisi della Farnesina, hanno organizzato la complessa operazione per il rimpatrio. Ha raccontato Niccolò, studente del Liceo Artistico di Udine che a Wuhan era andato a studiare in un progetto di Intercultura: «Sono molto contento di tornare a casa, soprattutto perché stavolta, dopo i due tentativi precedenti, pare che ce la faremo. Non vedo l'ora di rivedere la mia Grado, anche se so che a Roma dovrò fare la quarantena. Ma, insomma, il peggio è passato». C'era stata delusione per i due tentativi precedenti falliti, perché a causa della febbre alta le autorità sanitarie cinesi non avevano dato il via libera. Ma c'era anche paura, visto che si trovava proprio a Wuhan, epicentro dell'epidemia? «No, non la chiamerei paura, certo sono stato inquieto. Nelle lunghe ore di attesa mi ripetevo stai calmo, cercando di non perdere il controllo. Però sono un amareggiato perché ho dovuto interrompere il percorso di studi che avevo iniziato in Cina grazie a Intercultura. Vorrei dire che è un bellissimo progetto, ma chi poteva pensare che sarebbe finita così? Però almeno non perderò l'anno scolastico. E quando questa storia sarà finita voglio tornare in Cina».
Questa mattina ad accoglierlo all'aeroporto militare di Pratica di Mare, dove in due occasioni sono atterrati i 64 italiani fino ad oggi rimpatriati da Wuhan e dalla provincia di Hubei, ci sarà anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Ieri pomeriggio, attorno alle 17 ore italiana, c'era stata la prima bella notizia: l'aereo dell'Aeronautica militare italiana era atterrato nell'aeroporto di Wuhan. Mezz'ora dopo all'Unità di crisi della Farnesina hanno potuto sorridere, perché è arrivata una seconda notizia importante e positiva: Niccolò aveva superato i controlli medici e si stava imbarcando al gate assegnato al volo speciale all'aeroporto internazionale di Wuhan, una struttura moderna e molto grande, che prima della crisi aveva anche un collegamento diretto di linea con Fiumicino. Infine il decollo, il lungo viaggio di una decina di ore, e oggi, finalmente l'atterraggio a Pratica di Mare, dove lo aspetteranno anche i familiari. Allo Spallanzani è tutto pronto, per Niccolò ci sarà la quarantena ma poi finalmente potrà raggiungere la sua città.
M. Ev.
Giu. Sca.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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