LA RIVOLUZIONE
CORTINA D'AMPEZZO Questione di eredità. Quando i Mondiali

Venerdì 17 Dicembre 2021
LA RIVOLUZIONE
CORTINA D'AMPEZZO Questione di eredità. Quando i Mondiali 2021 e le Olimpiadi del 2026 saranno alle spalle non basterà sfruttare l'inerzia dei grandi eventi. Bisognerà avere un territorio pronto. Il paradiso degli sciatori, che possa guardare dall'alto le blasonate località degli sport invernali. Partire per tempo è fondamentale, quanto la determinazione che ha portato la Regione a mettere sul tavolo 8 milioni di euro a 48 ore dal taglio del nastro di un altro impianto di risalita atteso da anni.
ANDIAMO CON ORDINE
Nella Conca D'Ampezzo sono due i progetti ammessi a finanziamento e inseriti nel piano per la realizzazione di nuovi impianti di risalita. A vedere la luce la nuova cabinovia ad agganciamento automatico GD10, che collegherà Cortina a Socrepes. Ad essere inserito nel piano anche il nuovo impianto con doppia fune Valgrande Staunies. Questo sarà del tipo speciale Funifor, e verrà realizzato dalla società Faloria.
MOBILITÀ SOSTENIBILE
Il futuro, anche quello turistico, passa attraverso il rispetto dell'ambiente e i collegamenti che non producono smog. «Il tema della mobilità sostenibile, che riguarda sia la popolazione residente sia i turisti, è centrale soprattutto nel territorio montano - ha spiegato l'assessore regionale al Turismo, Federico Caner, nel presentare il nuovo stanziamento - la crescita e lo sviluppo devono andare di pari passo con le esigenze di tutela di un panorama affascinante e unico. In questa direzione va il potenziamento e l'ammodernamento degli impianti a fune, che sono al tempo stesso un servizio alle comunità locali, ma anche un volano per l'economia turistica». Dal punto di vista tecnico la nuova cabinovia dovrebbe partire dal centro di Cortina, da un parcheggio interrato multipiano e un annesso centro servizi, da realizzare nella zona di Revis. Permettendo così di risolvere anche il problema del traffico verso le piste. Senza sganciare gli sci dagli scarponi sarà possibile andare dal centro di Cortina al passo Falzarego, o ai 2mila 700 metri di Ra Vales, sulla Tofana. L'altra novità riguarda il monte Cristallo. Dove un tempo correvano gli ovetti rossi e gialli costruiti per le Olimpiadi del 56 e in servizio per oltre mezzo secolo. Il nuovo tracciato a doppia fune dovrebbe passare attraverso il canalone di forcella Staunìes. Dalla stazione a valle, a Son Forca, ci sarà un unico pilone dopo trecento metri, così da lasciare libero tutto il canalone di Staunìes, senza intralci, sino alla stazione a monte e riaprendo così agli sciatori la discesa più ripida del Dolomiti Superski, chiusa da diversi anni «Le infrastrutture - ha spiegato l'assessore - rientrano all'interno della rigenerazione della montagna, in chiave sostenibile e in ottica dei grandi eventi internazionali, dai Mondiali di sci alpino Cortina 2021 fino ai Giochi Olimpici invernali 2026, oltre a favorire la crescita del turismo montano, estivo e invernale».
L'APPUNTAMENTO
Domani a vedere la luce sarà un altro atteso collegamento la cabinovia Son dei Prade- Bain de Dones, che mette in rete Socrepes, Pocol e Tofana con le Cinque Torri, il passo Falzarego, il Lagazuoi. Una struttura da 18 milioni di euro, in gran parte derivati dai Fondi per i comuni di confine, con tre milioni del commissario di governo per le opere sportive dei Mondiali di sci 2021. «Un simbolo della ripartenza, un traguardo importante, un impianto strategico, che aumenta la libertà di movimento tra le piste e avvicina Cortina al Sellaronda, al Super8 ski tour, al Giro della Grande guerra», lo ha definito il consorzio Cortina Skiworld. Sarà possibile utilizzarla soltanto quando sarà completato l'innevamento delle piste di collegamento, alle pendici della Tofana, e sarà aperto tutto il carosello di impianti.
Così, quando i primi sciatori lasceranno la stazione di partenza si potrà partire con le valutazioni dell'eredità di Giochi e Mondiali.
Andrea Zambenedetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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