LA GIORNATA
VENEZIA Basta un numero per capire quanta apprensione abbia provocato

Venerdì 9 Aprile 2021
LA GIORNATA
VENEZIA Basta un numero per capire quanta apprensione abbia provocato la nuova raccomandazione sull'utilizzo di AstraZeneca: 8.000. Ottomila chiamate in una giornata al numero verde del portale Covid della Regione del Veneto per sapere se di Astra ci si può fidare, se si può scegliere un altro siero, se scattano penalità nel caso in cui si rifiuti, per legittima paura, il tanto sballottato vaccino. Perché non c'è bugiardino più rimaneggiato di quello del vaccino anglosvedese: inizialmente pareva il siero dei giovani, riservato com'era in Italia agli under 55; poi il tiro è stato corretto e l'Astra potevano prenderlo anche gli over 65, purché in buona salute; infine è stato esteso all'intera platea vaccinale, dai 16 ai 111 anni, come era stato sottolineato in Veneto. Mercoledì scorso, dopo aver analizzato i nuovi casi di trombosi, Ema, l'agenzia europea per il farmaco, ha rimandato la decisione agli Stati membri dell'Unione europea.
LA CRITICA
«Ema quando xe bruto tempo evita di uscire di casa», ha sottolineato con sarcasmo il governatore del Veneto, Luca Zaia, rimarcando che dall'agenzia europea non è arrivata una indicazione univoca, solo un rimando. In Italia il ministero della Salute ha raccomandato di utilizzare il discusso vaccino per chi ha più di 60 anni e il Veneto, nella riunione di ieri mattina con i direttori generali delle Ulss, ha tolto la discrezionalità anagrafica: «Con AstraZeneca si vaccinano solo le persone con più di 60 anni. Parere del medico permettendo, ovviamente», ha detto Zaia. Alle Ulss la responsabile della Prevenzione, Francesca Russo, ha mandato una circolare. E c'è anche l'indicazione che chi ha fatto Astra come prima dose, deve farlo anche per il richiamo «a prescindere dall'età, perché chi lo già fatto vuol dire che non ha avuto problemi», ha detto il governatore. Eppure fa riflettere il numero delle telefonate arrivate al numero verde del portale regionale per i vaccini: 8.000 richieste di informazioni nella sola giornata di mercoledì.
I NUMERI
L'indicazione di utilizzare AstraZeneca per gli over 60 non dovrebbe avere per il momento ripercussioni negative sulla campagna vaccinale in Veneto. Altro discorso ci sarebbe stato se il vaccino fosse stato completamente sospeso, ma, considerato che il piano adesso procede per fasce di età anagrafiche, non dovrebbero esserci rallentamenti. «In Veneto i cittadini con oltre 60 anni sono più di un milione - ha detto il presidente della Regione -. Vogliamo terminare la fascia degli over 80, poi passare ai settantenni, poi scendere ai sessantenni». Quanti vaccini ci sono in magazzino? «Stamattina (ieri, ndr) avevamo 199mila dosi. Nel dettaglio circa 68mila AstraZeneca, 93mila Pfizer, 37mila Moderna. Noi i vaccini li divoriamo».
Il bollettino quotidiano diffuso dalla Regione ieri dava il seguente aggiornamento: nella giornata di mercoledì 7 aprile sono state somministrate 34.681 dosi di vaccino di cui 27.510 prime dosi e 7.171 richiami. Il riepilogo totale in Veneto a partire dal 27 dicembre: 1.065.922 dosi somministrate pari all'84,2% delle dosi fornite; le prime dosi sono state inoculate a 773.937 persone pari al 15,9% della popolazione; i cicli completati sono 291.985, significa che il 6% dei veneti è completamente vaccinato. Per quanto riguarda gli anziani con più di 80 anni, il 77% ha avuto almeno una dose.
Ma chi ha avuto AstraZeneca deve preoccuparsi? C'è davvero il rischio di trombosi? E le persone con più di 60 anni devono fidarsi? «È un vaccino che funziona, dà una grande risposta anticorpale», ha detto Zaia. Che ha confidato: «I miei genitori, 79 e 76 anni, hanno fatto entrambi AstraZeneca». Quindi, avanti tutta: «La campagna vaccinale è già orientata su classi di età definite, over 80, over 70 e over 60. AstraZeneca può essere usato con tranquillità in queste fasce d'età, per noi significa concentrarsi più in queste».
Alda Vanzan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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