LA FAMIGLIA
PADOVA «In cuor mio ho continuato a sperare ma sapevo che sarebbe

Venerdì 2 Aprile 2021
LA FAMIGLIA
PADOVA «In cuor mio ho continuato a sperare ma sapevo che sarebbe andata così». Lo dice Marzia, la mamma di Mattia Fogarin, a Rosemary Laboragine, la veggente contattata dalla famiglia per aiutare a ritrovare il 21enne. «Abbiamo fatto tutto il possibile» dice papà Nicola. Compare sulla porta di casa con il volto tirato. I suoi occhi sembrano voler urlare ma il tono di voce resta pacato. «Speravamo fino all'ultimo in notizie migliori, davvero non capiamo cosa gli sia saltato in testa. Anche se una ragazza ti rifiuta, hai 21 anni, tutta la vita davanti...». L'uomo si ferma un momento, è scosso dai singhiozzi. Ma si riprende dopo pochi secondi e continua a parlare: «Era un ragazzo chiuso, introverso, non amava parlare troppo di cosa aveva dentro continua asciugandosi gli occhi bagnati di lacrime con la mano . Forse per questo ha creato un mondo tutto suo e si è convinto che avesse fatto qualcosa di grave, quando così non è. Ho ringraziato personalmente i carabinieri e i vigili del fuoco che erano sull'argine stamattina per il lavoro che hanno fatto. Non hanno mai smesso di cercarlo, ci hanno sempre tenuti aggiornati».
Nell'arco di tutta la giornata di ieri sono arrivati alla famiglia centinaia di messaggi di cordoglio e di sostegno da parte di parenti, amici ma anche estranei che avevano letto la notizia sui giornali e hanno deciso di inviare un segno di vicinanza. «Il supporto lo abbiamo sentito, stiamo ricevendo messaggi da tantissime persone. Siamo una famiglia normalissima», allarga le braccia Nicola Fogarin. Dovrà aspettare che venga effettuata l'autopsia prima di poter organizzare il funerale che sarà celebrato dopo Pasqua.
Silvia Moranduzzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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