L'OMICIDIO
PADOVA È entrato nella villa del delitto, assegnata a lui dal

Giovedì 22 Aprile 2021
L'OMICIDIO PADOVA È entrato nella villa del delitto, assegnata a lui dal
L'OMICIDIO
PADOVA È entrato nella villa del delitto, assegnata a lui dal Tribunale come risarcimento danni, alla ricerca di tracce di sua sorella. In quella abitazione di Noventa, comune di 12 mila anime alle porte di Padova, la sera tra il 15 e il 16 gennaio del 2016 è stata uccisa la segretaria di Albignasego Isabella Noventa. «Ho varcato la porta dell'abitazione che era di proprietà dell'assassino Freddy Sorgato - racconta Paolo Noventa, il fratello di Isabella - la settimana scorsa, appena la Squadra mobile mi ha consegnato le chiavi. Avevo il cuore accelerato perché lì, tra la cucina e il salotto, è stata massacrata mia sorella».
Ed ecco il colpo di scena, quando Paolo ha raggiunto una stanza adibita a studio. «Sopra la scrivania - spiega - ho trovato una foto di Isabella. Sono rimasto di stucco. È la prova che i fratelli Sorgato sono due psicopatici. Freddy e Debora hanno ucciso mia sorella, hanno fatto sparire il corpo, ma ne hanno conservata una foto». Paolo ha passato al setaccio tutta la villa, alla ricerca di qualche effetto personale della sorella. Ha pure controllato il giardino tutto intorno. La speranza di scoprire dove è stato occultato il cadavere di Isabella non si è mai spenta. «La casa era sottosopra - prosegue - e ho trovato molto disordine. È stata lasciata così dopo l'ultima perquisizione della polizia. Il terreno è stato abbandonato al degrado. L'erba è molto alta. Appena farò sistemare il giardino, darò un'altra occhiata anche se di sicuro non troverò il corpo di mia sorella».
Il trasloco dei mobili, ancora di proprietà della famiglia Sorgato, è stato fissato per i primi giorni del mese di maggio. I parenti dell'autotrasportatore di Noventa Padovana andranno a ritirare anche i suoi effetti personali. Poi la villa sarà completamente libera e pronta per essere venduta. «Non vedo l'ora - ha sottolineato Paolo - che vengano a prendersi i mobili e gli effetti personali dell'assassino, ma di sicuro non gli permetterò di portarsi via la foto di mia sorella. In quella abitazione dove è stata uccisa non andrò mai a viverci, il mio obiettivo è venderla il prima possibile. Il giorno dopo la sparizione di Isabella, era sabato 16 gennaio 2016, mi sono presentato proprio a casa di Freddy. Già me lo sentivo che le avevano fatto del male».
La Cassazione ha messo la parola fine alla storia processuale del delitto Noventa, ma il 17 giugno al Tribunale di Padova sarà ancora protagonista in aula Freddy Sorgato. Il ballerino è imputato per avere detenuto illegalmente un arsenale, tra cui le due famose pistole riconducibili a lui e sua sorella; quest'ultima già uscita di scena con un patteggiamento a un anno. Nell'occasione Freddy, dietro alle sbarre di una cella del Due Palazzi dal 16 febbraio del 2016, ha la possibilità di rilasciare dichiarazioni spontanee davanti ai giudici.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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