L'INCHIESTA
ROMA Un giro miliardario: quello per l'acquisto in Cina di mascherine

Giovedì 25 Febbraio 2021
L'INCHIESTA
ROMA Un giro miliardario: quello per l'acquisto in Cina di mascherine per l'emergenza Covid. Un obiettivo: sfruttare a ogni costo il legame con il commissario Domenico Arcuri. Montagne di denaro ottenute per indirizzare l'appalto più importante del momento. E un business illegale che porta ai domiciliari l'imprenditore-intermediario Jorge Edisson Solis San Andreas, mentre sono quattro le misure interdittive del divieto temporaneo dell'esercizio di attività d'impresa disposte dal gip di Roma: per Mario Benotti, giornalista Rai in aspettativa e presidente del consorzio Optel e di Microproducts It, per l'ad della stessa società, Daniela Rossana Guarnieri, per Andrea Vincenzo Tommasi, titolare della Sunsky srl, e per Khouzam Georges Fares. Le accuse, a seconda delle posizioni, sono traffico di influenze illecite aggravato, ricettazione, riciclaggio e auto-riciclaggio. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dai pm Fabrizio Tucci e Gennaro Varone, riguarda gli affidamenti, per un valore complessivo di 1,25 miliardi di euro, effettuati dal Commissario straordinario per l'emergenza in favore di 3 consorzi cinesi per l'acquisito di oltre 800 milioni di mascherine di varie tipologia, effettuati con l'intermediazione, non contrattualizzata dalla struttura commissariale, delle imprese italiane riconducibili agli indagati. Per questa attività di mediazione illecita, le società avrebbero percepito commissioni per decine di milioni di euro dai consorzi cinesi che, in cambio, sono riusciti ad ottenere la commessa miliardaria relativa alla fornitura di dispositivi chirurgici, Ffp2 e Ffp3. Le misure cautelari disposte ieri arrivano a pochi giorni dai sequestri effettuati nei giorni scorsi, per un importo complessivo di circa 70 milioni di euro.
Secondo gli inquirenti, Benotti avrebbe sfruttato la sua amicizia con Arcuri - non indagato - per concludere l'affare. Nel capo di incolpazione si legge che avrebbe ricevuto circa 12 milioni di euro dai cinesi per fare da intermediario. Nell'ordinanza il gip sottolinea che «appare evidente che Benotti abbia svolto in modo occulto un'attività di mediazione nei confronti dell'organo commissariale, approfittando del rapporto personale con Arcuri al fine di indirizzare quest'ultimo a un canale di approvvigionamento di cui Benotti è sodale occulto». Per i pm sarebbe stato proprio lui a coordinare i ruoli di ciascun partecipe nella fase esecutiva del contratto e a stabilire le modalità di ripartizione delle provvigioni corrisposte dai fornitori cinesi. Ma non è tutto. Secondo il gip, dalle intercettazioni è emerso anche che Benotti, «dopo aver ampiamente lucrato illecitamente per i contratti di fornitura delle mascherine, non pago di quanto sino ad allora ottenuto, aveva intenzione di continuare a proporre ulteriori affari al commissario». In una conversazione, scrive il magistrato, «confida a Daniela Guarnieri, legale rappresentante e socia della Microproducts, la sua frustrazione per il fatto che Arcuri ha interrotto i rapporti con lui». Il timore è che abbia avuto notizie in forma riservata su qualcosa «che ci sta per arrivare addosso», dice Benotti.
Il gip cita anche altre conversazioni captate. In un dialogo, Solis afferma: «Tu sai come arrivare ad Arcuri?». Quando i rapporti tra il commissario e il giornalista si raffreddano, aggiunge il magistrato, Solis sostituisce Benotti con un'altra persona «affinché contatti Arcuri per proporgli ulteriori affari». In cambio, avrebbe promesso guadagni a molti zeri: «C'è tanto capitale in Cina Arcuri conosce il gruppo nostro con tuo amico Arcuri occhi chiusi te compra», dice in italiano stentato.
Michela Allegri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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