L'INCHIESTA
POZZALLO (RAGUSA) La nave della Ong ProActiva Open Arms, dopo avere

Martedì 20 Marzo 2018
L'INCHIESTA
POZZALLO (RAGUSA) La nave della Ong ProActiva Open Arms, dopo avere salvato il 15 marzo scorso 218 migranti, ha «agito con l'unico scopo di approdare in Italia, benché ciò non fosse necessario né imposto dalla situazione», mentre «avrebbe dovuto attenersi alle indicazioni fornite, in maniera tempestiva e reiterata da Roma, come prevede il Codice di autoregolamentazione» firmato col Viminale. È l'accusa della Procura distrettuale di Catania all'organizzazione spagnola che «non ha rispettato la competenza nell'intervento operando in Sar libica» e inoltre «non ha seguito le indicazioni» arrivate dai comandi delle capitanerie di Spagna e Roma di «chiedere di potere sbarcare a Malta, porto più vicino» e che «sarebbe stato un approdo comodo e sicuro per le vite dei migranti».
E per queste «decisioni arbitrarie concordate con la sede spagnola della Ong» i magistrati contestano l'associazione per delinquere finalizzata all'immigrazione clandestina al comandante della nave, Marc Reig Creus, di 42 anni, e alla capo missione, Ana Isabel Montes Mier, di 31 anni, in concorso con Gerard Canals, e con il coordinatore della Ong, da identificare, che ha dato le indicazioni al capitano. Accuse respinte dall'organizzazione spagnola. E mentre sulla nave, bloccata nel porto di Pozzallo perché sottoposta a sequestro preventivo, c'è un silenzio surreale, Canals, da Barcellona attacca: «Proteggere la vita umana dovrebbe essere la priorità assoluta di tutti e invece hanno inventato il crimine di solidarietà...». E affonda sull'Italia: «hanno vinto Lega Nord e Cinque Stelle, che sono la destra estrema ed hanno le posizioni più xenofobe e dure sull'immigrazione». «Temiamo che la nave sarà trattenuta» a Pozzallo - agiunge - ma «non ci sono arresti» e la Proactiva continuerà a lavorare con «un'altra barca».
La ricostruzione dei fatti dall'Ong è contestata dai Pm che nel decreto di sequestro preventivo citano i rapporti intercorsi tra la nave e i centri coordinamento di soccorso di Malta, Spagna e Italia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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