IL PERICOLO
MESTRE Tanta polizia, tanti controlli, ma anche tanta folla. Non

Domenica 28 Febbraio 2021
IL PERICOLO
MESTRE Tanta polizia, tanti controlli, ma anche tanta folla. Non sono bastati gli avvertimenti né l'aumento pericoloso di contagi a fermare le decine di migliaia di persone che - complice la giornata primaverile - si sono riversate nei centri storici del capoluoghi. Le situazioni peggiori a Padova, Treviso e Venezia.
In laguna dopo le 18, con i bar chiusi, sono tornate le orde dei ragazzini ubriachi: urla e schiamazzi finiscono per diventare così la risacca dell'onda dell'aperitivo del sabato. E pensare che al pomeriggio le cose sembravano andare decisamente bene: certo, ressa, anche per via della giornata di primavera anticipata, ma con moderazione. I luoghi della movida giovanile erano stati sorvegliati speciali da tante pattuglie della polizia locale, e nel complesso il sabato era trascorso in un'atmosfera movimentata ma regolata da controlli continui delle forze dell'ordine e degli stessi gestori dei locali, attenti a far rispettare distanziamento e prescrizioni sanitarie. Con le serrande abbassate, però, i ragazzini ubriachi hanno preso possesso delle calli.
Anche sul litorale grandi presenze in spiaggia. A Jesolo nonostante il vento di bora, la giornata di sole e le temperature elevate hanno richiamato migliaia di turisti. Tante famiglie e coppie arrivate per trascorrere una giornata all'aria aperta tra l'arenile e le passeggiate in via Bafile. Pieni gran parte dei locali e dei ristoranti aperti per l'occasione, molti visitatori non hanno rinunciato all'aperitivo sulla spiaggia nei chioschi che da ieri hanno inaugurato la stagione. Pure a Cavallino-Treporti c'è stato il pienone, tanto che alle 12 l'Amministrazione comunale ha deciso di chiudere la strada per Lio Piccolo.
C'erano quasi cento agenti ieri in centro storico a Padova per prevenire i rischi da assembramento. Ma nessuno avrebbe potuto fermare le decine di migliaia di persone che si sono riversate fra il Prato della Valle, la centralissima via Roma, le piazze e il Duomo. Con tanto di tram pieno all'inverosimile, al posto del 50 per cento di capienza concesso.
Il Comitato per la sicurezza coordinato dal Prefetto dopo la rissa scoppiata fra gruppi di ragazzi l'altro sabato aveva deciso di usare il pugno di ferro. Il sindaco Giordani ha chiuso l'ingresso all'isola Memmia, la parte centrale del Prato dove si erano concentrati una settimana fa un migliaio di giovani arrivando alla scazzottata, mentre il questore ha schierato carabinieri, Vigili e Polizia, più il secondo reparto Celere a proteggere il mercato. Tutto tranquillo, ma i ragazzi si sono riversati in centro passando dal Prato attraverso via Roma, dove esiste il senso unico consigliato, cioè non si può tornare indietro. Tavolini esauriti e code davanti ai bar, folla per la vasca settimanale e nella centralissima piazza Duomo dove dalle 18 poi quando i bar hanno esaurito il servizio al tavolo, la piazza prediletta dai ragazzi si è spopolata in cinque minuti. Il bilancio del sindaco: «Dispiace chiudere ma abbiamo dovuto farlo per salvaguardare la salute. Ho visto molta disciplina e sono soddisfatto».
A Treviso i servizi anti-Covid sono serviti. Il centro storico è stato preso d'assalto soprattutto da giovani e giovanissimi, si stima una presenza di circa 30mila persone, ma gli assembramenti e le resse sono stati limitati se non evitati del tutto. Per un solo motivo: la presenza di pattuglioni della polizia locale, della questura e anche dell'esercito hanno incanalato i flussi e permesso di tenere sotto controllo la situazione, con le persone in costante movimento e non accrocchiate in pericolosi capannelli. Protagonisti assoluti soprattutto ragazzi sotto i 18 anni arrivati in bus e in treno, come del resto in tutti i maggiori centri urbani della provincia: da Montebelluna a Castelfranco, da Conegliano a Oderzo. Alla fine il bilancio è stato positivo, nonostante il rischio di criticità: «C'era molta gente, ma in numero minore rispetto alla scorsa settimana -ha detto il sindaco Mario Conte -. I controlli hanno funzionato bene e non si sono riscontrati problemi, nonostante le migliaia di ragazzi giovanissimi che si sono riversati in centro».
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