Il ministro apre sulle riforme ma avverte la maggioranza: «Non sarò il capro espiatorio»

Lunedì 25 Gennaio 2021
IL PERSONAGGIO
ROMA Alfonso Bonafede non intende fare «il capro espiatorio». Se qualcuno vuole usare l'argomento giustizia come uno scalpo politico la partita si gioca su un altro campo, il Guardasigilli vuole restare fermo nel merito della questione, se si discute della durata dei processi allora è disponibile al confronto, se invece il discorso riguarda il governo allora sarà difficile il suo ragionamento trovare una soluzione nell'Aula parlamentare. E' con questo stato d'animo che il responsabile di via Arenula si appresta a scendere nell'arena del Senato. Nessun impegno istituzionale, se il voto sulla relazione dello stato della giustizia si dovrà tenere a palazzo Madama mercoledì o giovedì lo deciderà la conferenza dei capigruppo domani. Sempre che gli sviluppi della crisi (le trattative vanno avanti) non portino ad annullare l'appuntamento.
Al capo delegazione M5s poco importa la data. L'importante è capire qual è il perimetro di gioco, ovvero se come sembra c'è l'intenzione di trasformare un passaggio ordinario in una resa dei conti oppure no. Bonafede sta completando la relazione, non l'ha inviata neanche ai partiti della maggioranza. La sua intenzione è non distogliere l'attenzione dall'argomento che sarà trattato: ribadire che nell'emergenza sanitaria la giustizia italiana si è saputa adattare, avviando un processo di digitalizzazione non solo per il processo civile ma anche per il penale; spiegare che la questione è dirimente per l'Europa e per il Recovery plan, senza l'unità delle forze parlamentari c'è il rischio di perdere quasi tre miliardi stanziati (in un primo momento erano poco più di 700 milioni) con i quali si potrà ricorrere a nuove risorse per quanto riguarda il personale (2.300 assunzioni, la metà già entro la fine dell'anno); ricordare che proprio grazie a queste nuove forze si concorrerà a velocizzare i processi, ad aiutare i magistrati a concentrarsi sulle sentenze.
Insomma il refrain del Guardasigilli «non possiamo perdere un'occasione storica». La sua consapevolezza però è che chi in queste ore sta già mettendo le mani avanti, dicendo che non voterà la relazione, lo sta facendo perché ha in mente altri obiettivi. Ovvero quello di abbattere il Movimento 5 stelle. Non è un caso spiega un big M5s che Di Maio ieri abbia postato una foto in cui compare insieme a Bonafede e che M5s si sia schierato al suo fianco al grido «il ministro non si tocca».
I TEMI
Il responsabile di via Arenula è pronto ad aprire sulle riforme, a discutere di come portare avanti il provvedimento sul processo penale che giace in Commissione alla Camera e quello sul civile fermo a palazzo Madama. Possibile anche un passaggio sulla prescrizione. Ma difficilmente per andare nella direzione del Pd che gli sta chiedendo sotto traccia di prendere un impegno ben preciso. Ovvero di promettere che qualora la riforma del processo penale non arrivi a compimento entro una certa data decadrebbe la riforma della prescrizione. Sarebbe una vera e propria giravolta.
La disponibilità è quella di pensare subito a dei correttivi da inserire nei provvedimenti in discussione (o anche un decreto), di inviare un segnale magari convocando quel tavolo invocato da Italia viva, ma senza cedere sulla linea fin qui portata avanti. Anche il presidente del Consiglio Conte punta a trovare una soluzione, sta ragionando su come creare le condizioni per una convergenza in Parlamento, su come ci si possa rivolgere non solo ad Italia viva ma anche alle altre forze politiche. «Ma la partita è un'altra», ripetono i pentastellati. Del resto da Italia viva si continua a ripetere che il tema non è solo quello della giustizia. «Devono arrivare dei messaggi anche sul governo e sulle altre questioni sul tavolo per evitare che l'esecutivo vada sotto», dice un big di Iv.
Al momento il rischio di una sconfitta nella conta al Senato è elevato. «Costruttori non se ne vedono», riassume un esponente di primo piano del Pd. Da qui il pressing sul presidente del Consiglio affinché eviti lo showdown.
Emilio Pucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci