IL COMPLEANNO
BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) Quando lui è nato governava Giolitti

Sabato 24 Agosto 2019
IL COMPLEANNO
BASSANO DEL GRAPPA (VICENZA) Quando lui è nato governava Giolitti e i ciclisti avevano appena compiuto il primo Giro d'Italia. «Come sono arrivato a vivere così a lungo? Mai troppe sigarette o altri vizi, pasti leggeri accompagnati da un bicchiere di vino al giorno, non di più». È questo il segreto di Giovanni Quarisa, nato il 24 agosto 1909 a Pieve del Grappa (Treviso) e residente a Bassano del Grappa, nel quartiere di San Vito, che oggi taglierà l'invidiabile traguardo dei 110 anni, che festeggerà assieme a familiari, parenti, amici e i vertici dei Carabinieri, che da anni, almeno da quando è diventato il rappresentante dell'Arma più anziano (prima in Veneto e ora in Italia) lo ricordano immancabilmente con una visita: un'usanza che quest'anno è prevista in mattinata nell'appartamento di proprietà di Quarisa, nel quartiere di San Vito, dove vive da solo con il suo fedele badante filippino, che anche in questo periodo lo accompagna in carrozzella ogni mattina in centro per un un paio d'ore.
IL PIÙ ANZIANO
Quarisa è l'uomo più vecchio in Italia, al 15° posto nella classifica aggiornata, viste che le prime 14 per longevità sono tutte donne: la più vecchia in assoluto è la ravennate Anna Berenicetti (quasi 113 anni e mezzo), mentre al 10° e 12° posto ci sono attualmente due signore padovane. Quella di oggi sarà l'ennesima grande festa di compleanno per Giovanni, che vanta una numerosa discendenza, composta da due figlie - Mirella che ha 79 anni e Vilma - quattro nipoti e dieci pronipoti, il più piccolo di 5 anni. Tutti loro lo abbracceranno e gli porteranno regali e doni, ma soprattutto il loro amore. A fargli festa anche gli amministratori locali e i rappresentanti dell'Associazione italiana risparmiatori, che segue tutti i centenari del Paese e che un decennio fa lo ha nominato socio onorario.
FASCE ORARIE
«Quest'anno abbiamo organizzato fasce orarie precise e scrupolose - ci ha confidato nel tardo pomeriggio di ieri la nipote Alessandra Menon, figlia di Vilma e mamma di una ragazza di 21 anni, quest'ultima una dei dieci pronipoti - in modo da evitare che la giornata sia troppo faticosa per il nonno. Al mattino attendiamo i carabinieri alle 9.30, poi alle 10.30 sarà il turno di giornalisti e fotografi, che ci vengono sempre a trovare il 24 agosto. Poi riposo e nessun'altra visita sino a metà pomeriggio, quando alle 16.30, ci trasferiremo in un centro sportivo di Bassano, in via Ca' Moschin, dove ci sarà una festa aperta a tutti e dove taglieremo una torta speciale per i 110 anni, con qualche sorpresa. Da qualche anno il nonno non è più autosufficiente, ma continua a mangiare da solo e guarda con attenzione la televisione. Ma soprattutto ama parlare con noi familiari, i suoi ricordi sono sempre un'enciclopedia di storia».
L'ARMA
L'estate scorsa, per il 109° compleanno, le più alte cariche dell'Arma vicentina e veneta, tutti in uniforme, erano entrate nel suo appartamento, alle 9 del mattino. «Che gioia, che emozione e che onore avervi qui con me: appena vi vedo mi sento a casa, mi sento giovane e mi ricordo tutto», riuscì a dire visibilmente commosso, tra un abbraccio e una stretta di mano. Lui il cappello da carabiniere lo indossò per la prima volta nel 1929. Nel 38 sposò la compaesana Erminia Dalan, con la quale ha trascorso 63 anni di matrimonio, sino al 2001, quando è rimasto vedovo. In mezzo anche la Seconda Guerra Mondiale che lo vide partire nel 1941 e il dramma dopo l'8 settembre 1943, quando fu stato fatto prigioniero a Dubrovnik, nei campi nazisti. «Ancora oggi, quando gli torna in mente quel periodo, i suoi racconti sono rotti dal pianto: possiamo soltanto immaginare quanto ha sofferto», confida la nipote Alessandra.
Luca Pozza
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci